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ECCO COSA SOGNANO I VIAGGIATORI DI OGGI

ECCO COSA SOGNANO I VIAGGIATORI DI OGGI

Che tipo di viaggi sognano i viaggiatori di oggi, dove vorrebbero andare e quanto sono disposti a spendere? A queste domande ha cercato di dare risposta un’indagine che McKinsey ha promosso intervistando cinquemila viaggiatori nella primavera di quest’anno. Un universo che comprendeva viaggiatori provenienti da cinque mercati di provenienza rappresentativi: Cina, Germania, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti.

La premessa

La considerazione principale è che “viaggiare è diventata una priorità assoluta, soprattutto per le generazioni più giovani”, rileva la ricerca e il 66% dei viaggiatori intervistati afferma di essere più interessato ai viaggi rispetto a prima della pandemia, un modello valido per tutte le fasce d’età e le nazionalità. “I viaggi continuano a essere uno dei settori di spesa dei consumatori, con un aumento del 6% nell’ultimo periodo di 12 mesi negli Stati Uniti, anche se moderato dall’inflazione e solo il 15% dichiara di voler risparmiare riducendo il numero di viaggi.

Le giovani generazioni motore dell’industria

Le generazioni più giovani sembrano essere il motore trainante: nel 2023, millennial e Gen Z hanno fatto in media quasi cinque viaggi, contro i meno di quattro dei Gen X e dei baby boomer. Tra l’altro i millennial destinano in media il 29% del loro reddito ai viaggi, contro il 26% dei Gen Z e il 25 % dei baby boomer. “I più giovani – sottolinea l’analisi – sono particolarmente entusiasti dei viaggi internazionali e intraprendono quasi lo stesso numero di viaggi internazionali rispetto a quelli nazionali, a volte anche per un fatto di convenienza”. I viaggiatori più giovani sono infatti diventati abili nell’individuare le destinazioni internazionali che presentano prezzi più accessibili o valute relativamente deboli e nel frattempo i software di traduzione stanno abbassando le barriere linguistiche, mentre la connettività mobile all’estero sta diventando più economica e priva di problemi, e le recenti iniziative in materia di visti in varie regioni hanno reso più facile superare gli ostacoli legati ai passaporti.

Le preferenze dei baby boomer

I baby boomer sono disposti a spendere se vedono un valore, “sono selettivi nelle loro scelte e nelle spese di viaggio. Godersi il tempo con la famiglia e gli amici è una delle motivazioni principali per intraprendere un viaggio, mentre sperimentare una nuova destinazione è meno importante per loro”. Anche se i viaggiatori più maturi apprezzano la comodità che la tecnologia può offrire, preferiscono il contatto umano in molti contesti. “Ad esempio – spiega McKinsey – il 44% dei baby boomer – contro il 30 % degli altri intervistati – dichiara di preferire il contatto umano in molti contesti e dichiara di apprezzare il fatto che un agente di viaggio prenoti un’intera esperienza di viaggio per loro. E solo il 42% dei baby boomer ha usato un’app mobile per prenotare un trasporto, contro il 71% degli altri intervistati”.

La differenza di scelta nel volato

Altre difformità di comportamento riguardano la prenotazione dei voli: mentre il 37% dei Gen Z è disposto a prendere un volo più economico per ridurre le spese di viaggio, anche se ciò significa volare in orari scomodi o con uno scalo, solo il 22% dei baby boomer dichiara di voler fare lo stesso. I viaggiatori più maturi non spendono in modo indiscriminato. Sono molto più disposti a rinunciare alle esperienze per risparmiare, mentre i Gen Z, invece, taglieranno tutte le altre categorie di spesa prima di ridurre le esperienze”.

Fonte = GUIDA VIAGGI 23/07/24