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GREEN PASS, C’È IL SÌ DELL’EUROPA: IL TURISMO RESPIRA

GREEN PASS, C’È IL SÌ DELL’EUROPA: IL TURISMO RESPIRA

Sì al Green Pass. E’ infatti arrivata l’approvazione del Parlamento europeo alla proposta della Commissione, che prevede l’istituzione del “Certificato Eu Covid-19” – questo il nome scelto per il “passaporto” –  per viaggiare senza restrizioni all’interno dell’Unione.

Le caratteristiche del Certificato Eu Covid-19
Il certificato – che sarà in formato digitale o cartaceo, includerà test, certificati di guarigione e i vaccini autorizzati dall’Ema. La misura approvata dal parlamento chiede anche ai Paesi membri di garantire la gratuità dei test e stabilisce il limite di validità del provvedimento a 12 mesi e non di più.

La proposta è stata approvata con 540 voti favorevoli, 119 contrari e 31 astenuti. Dopo questo passaggio, potranno cominciare i negoziati con la presidenza di turno per rendere attivo lo strumento entro giugno. I certificati non serviranno né come documento di viaggio né diventeranno una precondizione per lo spostamento tra i territori dell’Unione. Gli Stati membri dovranno accettare tutte le certificazioni rilasciate all’interno del territorio dell’Unione, riguardanti persone che hanno ricevuto un vaccino autorizzato dall’Ema.

No a discriminazioni
Per evitare discriminazioni, l’emiciclo ha stabilito che i Paesi europei dovrebbero “garantire test universali, accessibili, tempestivi e gratuiti” a tutte le persone che ne hanno bisogno. Per garantire il rispetto e la tutela dei dati personali, nessuna informazione contenuta dal certificato sarà archiviata dai Paesi di destinazione e non sarà nemmeno istituita una banca dati centrale a livello europeo.

La reazione del travel europeo
“I settori del trasporto aereo, dei viaggi e del turismo europei – è la reazione di Ectaa – accolgono con pieno favore il voto sul Certificato Verde Digitale. Un’azione rapida e un allineamento tra le istituzioni sono ora fondamentali per rendere operativi i certificati entro giugno e garantire la reciprocità con i sistemi extra-Ue. I certificati sanitari comuni, interoperabili, sicuri e conformi al Gdpr rappresentano uno strumento essenziale per facilitare la libera circolazione delle persone all’interno dell’UE e ricominciare a viaggiare in modo sicuro e responsabile con un iniziale allentamento, e poi una revoca, delle attuali restrizioni di viaggio”.

Ectaa prende anche atto con soddisfazione delle modifiche del Parlamento su gratuità dei test e piena uguaglianza tra i cittadini vaccinati e testati: “Le modifiche proposte inviano un forte messaggio politico da parte del Parlamento sull’urgenza di ripristinare la libera circolazione all’interno dell’Ue, da non intendersi come un privilegio, ma piuttosto come uno dei pilastri del mercato unico, sancito dai trattati europei. Il ripristino rapido e sicuro della libera circolazione è possibile e di vitale importanza non solo per i vacanzieri, ma anche per i lavoratori e i cittadini transfrontalieri che potranno visitare più facilmente le loro famiglie una volta che i certificati saranno operativi”.

Fonte = GUIDA V IAGGI 29/04/21