Grecia: mezzo miliardo l anno per le infrastrutture turistiche
La prima sfida, ha detto anche il premier, è di ridurre le tasse, «dal livello attuale, inaccettabilmente alto nel confronto con i Paesi concorrenti». Samaras ha assicurato che il processo sarà realizzato gradualmente, per trovare le coperture adeguate e non minacciare la stabilità dei conti: «Non è stato facile tagliare l Iva dal 23 al 13% sulla ristorazione, ma andremo avanti così& Ma il turismo è la nostra industria pesante, è nostro dovere promuovere e utilizzare la bellezza della Grecia, che è il suo vantaggio competitivo».
Il premier ha confermato che quest anno tutto lascia prevedere un nuovo record di arrivi in Grecia, probabilmente fino a un totale di 20 milioni contro i 18 del 2013 (che già era arrivato a 20 milioni includendo nel conto i crocieristi). Le tendenza positiva si vede tutta nei dati dei primi mesi del 2014, riportati all assemblea di SETE dal ministro del Turismo, Olga Kefalogianni: tra gennaio e febbraio i ricavi dell industria sono aumentati del 17,3% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, mentre gli arrivi nel primo trimestre sono in progresso addirittura di oltre il 23%.
Gli obiettivi di SETE sono più ambiziosi e guardano ancora più lontano: il presidente Andreas Andreadis ha detto che il piano strategico elaborato per le imprese punta a 24 milioni di arrivi internazionali entro il 2021, con ricavi per 19 miliardi di euro l anno.
«E tutto questo non è un caso ha detto soddisfatta il ministro ma il risultato delle riforme in atto in una Grecia che vince le sue battaglie». Così arrivano misure che tra l altro daranno efficienza alle marine e alle stazioni invernali, e che daranno una normativa istituzionale all agriturismo, al turismo del vino, e di nuovo per estendere la stagionalità.
Prolungare la stagione turistica
Samaras ha spiegato che i nuovi investimenti finanziari dall Europa serviranno anzitutto a prolungare la stagione turistica in Grecia, e quindi ad attrarre sempre più viaggiatori dell alta gamma, in particolare russi e cinesi, ai quali si deve la maggiore spesa individuale.
Gli ultimi dati, riportati dal premier, fissano al 15% la quota di Pil ellenico prodotta dal turismo, il 7% in ricavi diretti delle imprese e un altro 8% in ricavi dell indotto. E la nuova strategia di attenzione al turismo potrebbe creare nuova domanda per 10 miliardi di euro l anno nei prossimi cinque, e addirittura 25 miliardi nei prossimi 10, creando altri 220mila posti di lavoro.
Il piano del governo Samaras per il turismo ha già avviato una mappatura di foreste e spiagge, la distribuzione di licenze e facilitazioni per la privatizzazione delle marine, interventi per il miglioramento dei collegamenti internazionali, upgrading dell arredo urbano e dei lungomare nelle città, a partire da Atene. E poi ancora iniziative per rinforzare il settore crocieristico, facilitare l emissione dei visti di ingresso e il taglio delle tasse aeroportuali. Intanto sono allo studio le proposte per 11 grandi progetti di sviluppo a Milos, Ios e Kea, e in altre mete turistiche in tutto il Paese. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web