Google diventa Ota: Big G lancia la sfida alle agenzie di viaggi
L’annuncio era nell’aria già da tempo, ma ormai è ufficiale, come riporta tnooz.com: Google ha intenzione di dirottare le prenotazioni alberghiere sui propri sistemi di prenotazione, bypassando sia le Ota che i metamotori.
Era, probabilmente, la mossa che tutti temevano. Il gigante contro cui tutti hanno paura di scontrarsi, una delle poche aziende che può fare (quasi) tutto quello che vuole, lancia la sua sfida diretta al mondo delle prenotazioni online.
Il tutto giocando sullo stesso terreno delle agenzie di viaggi online: addio all’ormai noto cost-per-click, benvenuta commissione. In altre parole, se fino ad oggi Big G incassava una determinata cifra per ogni click degli utenti sui risultati sponsorizzati, ora il colosso di Mountain View applicherà un sistema a percentuali, proprio come accade con Ota e metamotori di ricerca. Sempre secondo il sito, mentre l’Hotel Ads Commissione Program sarà applicato in tutto il mondo, la feature di prenotazione direttamente su Google, per il momento, è disponibile solo negli Usa.
Il mercato del turismo online, del resto, si stava rivelando troppo ‘goloso’ per credere che Google non volesse partecipare al banchetto reclamando la propria fetta di business. E se per il momento, nel mirino, ci sono sono gli hotel, è facile pensare che il prossimo obiettivo siano i voli aerei.
Booking.com, Expedia e compagnia varia dovranno dunque fare i conti con una vera e propria nuova Ota, pronta a sfidarli direttamente: infatti, in sostanza, Google si sta trasformando in una vera e propria online travel agency, non solo dal punto di vista dell’utente ma anche da quello del fornitore.
La differenza rispetto allo sbarco sul mercato di un nuovo player ‘qualsiasi’ è che questa volta si tratta di un colosso del web dal quale passa gran parte del traffico online. Molti utenti, per cercare la propria soluzione di viaggio, iniziano la ricerca digitando su Google: e questo è innegabilmente un enorme vantaggio di partenza del quale può godere solo Big G. - di Francesco Zucco - Fonte: TTGItalia.com