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Google a un bivio con le sue ambizioni nel travel

Google a un bivio con le sue ambizioni nel travel

12 Aprile 2019

Google – o lo si adora o lo odia - svolge un ruolo importante in quasi ogni parte dell'ecosistema dei viaggi. Per i consumatori, a livello di base, il suo ruolo è cambiato poco negli ultimi anni, è stato un motore di ricerca - dando ai viaggiatori l'opportunità di trovare maggiori dettagli e informazioni su destinazioni, rotte prodotti e molto altro ancora.

Riceve miliardi (circa 10 attraverso due soli brand - Expedia Group e Booking ) dai fornitori che vogliono utilizzare la sua piattaforma per posizionare annunci insieme a risultati di ricerca o all'interno di servizi specifici, come i suoi strumenti per ricerca di hotel o voli.
Il ruolo che Google gioca nel travel sta cambiando e lo sta facendo da un certo numero di anni. E, soprattutto, è quel ruolo in evoluzione che preoccupa i dirigenti nell'industria.

Lo shopping e gli acquisti di prodotti travel si stanno lentamente evolvendo da un modello di metaricerca verso la facilitazione delle prenotazioni, soprattutto nel settore dei biglietti aerei.

Molti nel settore accettano che, nonostante le loro preoccupazioni, c'è spesso molto poco che possono fare per bloccare il mercato di Google. Certo, i regolatori stanno facendo la loro parte, ma Google riesce ancora a trovare un modo attraverso il quale la sua incrementare la presenza nel travel.

Prima di tutto, molti si aspettano che l'app Google Trips si evolva ulteriormente includendo altri servizi che gli utenti possono cercare e acquistare, non ultimo i contenuti cruciali a livello di destinazione come quello attualmente sviluppato da 120 Area Offshoot, Touring Bird.

Se, come credono molte figure del settore, Google decide di spostare i suoi strumenti di prenotazione metasearch via via più vicino al lato fornitura dell’ecosistema allora questo ha potenzialmente enormi ramificazioni per la sua base di entrate dalla agenzie di viaggio online.

La domanda più importante riguarda, come sempre, le esigenze e il livello di comfort dei viaggiatori stessi - una sezione che è spesso trascurata dai marchi.

Con grande disappunto  di tutti gli altri, ad eccezione di Google, i consumatori potrebbero scoprire che avere un facile accesso ai servizi e ai fornitori di questi ultimi è molto meglio che trattare con le aziende (cioè le Ota) che non hanno alcun coinvolgimento nel fornire l'aeromobile, la camera o il biglietto del museo.

Con la sua capacità di catturare le abitudini di ricerca, la cronologia delle prenotazioni e altro, un'esperienza digitale personalizzata e facile, nell’offrire  un servizio migliore Google potrebbe conquistare il cuore dei viaggiatori.

Fonte = GUIDA VIAGGI 12/04/19