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Gli Stati Uniti riaprono agli stranieri l'8 novembre. Ecco le regole per viaggiare

Gli Stati Uniti riaprono agli stranieri l'8 novembre. Ecco le regole per viaggiare

Obbligo di vaccinazione, poche eccezioni e controlli ferrei. Tutto quello che c'è da sapere prima di mettersi in volo verso gli States

WASHINGTON - Il presidente Joe Biden ha siglato un "proclama" che, a partire dal prossimo otto novembre, revocherà le restrizioni strarodinarie ai viaggi negli Stati Uniti in vigore dall'inizio del 2020 per fermare la diffusione del Covid-19 e che finora vietavano l'ingresso nel Paese alla maggior parte dei cittadini non statunitensi che negli ultimi 14 giorni erano stati in Gran Bretagna, nei 26 paesi dell'area Schengen europea, Irlanda, Cina, India, Sud Africa, Iran, Brasile e infine India.

Ecco le linee guida fissate ai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) per chiunque stia pianificando un viaggio negli Stati Uniti.

Che cosa serve per entrare negli Usa

A partire dall'8 novembre, i viaggiatori stranieri che volano verso gli Stati Uniti dovranno aver ricevuto due dosi di vaccino contro il Covid-19 e fornire una prova dello stato di vaccinazione prima di salire a bordo di un aereo diretto negli Usa, con eccezioni limitate.

Il Cdc ha dichiarato che accetterà solo i vaccini approvati o autorizzati dalla Food and drug administration (Fda) e dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'uso di emergenza.

Tutti i viaggiatori devono produrre un risultato negativo del test Covid effettuato entro tre giorni dalla partenza.

Devono inoltre firmare un attestato che sono stati vaccinati e che sono stati avvisati che "fornire volontariamente informazioni false o fuorvianti informazioni può portare a sanzioni penali e alla reclusione".

I controlli

I passeggeri dovranno mostrare una "fonte ufficiale" che dimostri lo stato di vaccinazione rilasciato almeno due settimane prima della partenza.

Sarà responsabilità delle compagnie aeree dovranno controllare lo stato vaccinale dei passeggeri prima dell'imbarco e in particolare che nome e data di nascita del passeggero corrispondano ai dati riportati sulla prova della vaccinazione.

Il Cdc ha anche predisposto un Contact Tracing Order che richiede a tutte le compagnie aeree che volano negli Stati Uniti di raccogliere e tenere a portata di mano per 30 giorni ed eventualmente fornire al Cdc le informazioni di contatto dei passeggeri come numeri di telefono, email e domicili statunitensi che consentiranno ai funzionari sanitari di monitorare i contagi.

Le eccezioni

I cittadini statunitensi non vaccinati, compresi gli statunitensi, ma che ottengono l'esenzione, dovranno fornire un test negativo effettuato al massimo un giorno prima del viaggio.

Le esenzioni includono alcuni partecipanti alla sperimentazione clinica sul vaccino Covid-19, chi ha validi motivi medici per non essere vaccinato e chi ha bisogno di viaggiare per motivi di emergenza o umanitari, ma avranno tutti bisogno di una lettera rilasciata dal governo degli Stati Uniti che attesti l'urgente necessità di viaggiare.

Per Il Cdc non ci sono eccezioni "per motivi religiosi o altre convinzioni morali".

I viaggiatori non turistici provenienti da quasi 50 Paesi con tassi di vaccinazione a livello nazionale inferiori al 10% saranno esentati dai requisiti, ma devono accettare di farsi vaccinare entro 60 giorni al loro arrivo.

I minori

I minori di 18 anni sono esentati dall'obbligo di vaccinazione, ma i ragazzi d'età tra i 2 e i 17 anni sono tenuti a presentare un test negativo effettuato prima della partenza.

Se viaggia con un adulto completamente vaccinato, un minore non vaccinato può eseguire il test tre giorni prima della partenza, ma se viaggia da solo o con adulti non vaccinati, dovrà eseguire il test entro un giorno prima della partenza.

Fonte = LA REPUBBLICA 26/10/21