Gli 'open bus': «Non inquiniamo e limitiamo il traffico»
Gli Open bus turistici della capitale non solo decongestionano il traffico urbano ma non inquinano quanto si sostiene con campagne denigratorie e strumentali. È la replica documentata del Comitato degli Autobus di linea, che ha commissionato uno studio apposito all’Università La Sapienza coordinato dal professor Filippi, dal quale emerge che i cosiddetti ‘bisonti’ turistici fanno registrare un impatto ambientale dello 0,5% rispetto al 90% del traffico privato.
In una proposta già avanzata all’amministrazione capitolina, i gestori degli open-bus chiedono più fermate ed un programma di mobilità turistica condiviso. «E in vista del Giubileo – ha annunciato Paolo Delfini, rappresentante del Comitato – costituiremo un osservatorio permanente nell’ambito dell’Ente Bilaterale del Turismo per la valorizzazione del trasporto collettivo passeggeri nella capitale. Siamo fermamente convinti, soprattutto alla luce di questi dati, che gli open-bus possono contribuire ad una efficace mobilità turistica nella capitale come avviene nelle altre grandi capitali europee dove non sono né demonizzati, né tantomeno penalizzati dalle amministrazioni locali.
Purtroppo da oltre dieci anni a Roma c’è una amministrazione comunale che non capisce e spesso da prova di incompetenza rispetto alla mobilità. Chiediamo dunque si essere ascoltati ed anche consultati per gestire al meglio il traffico turistico nel centro di Roma». E proprio in occasione del Giubileo, il Comitato auspica una presa di coscienza dell’amministrazione capitolina per gestire al meglio il traffico urbano. - Fonte: L'AgenziaDiViaggi.it