Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
News Turismo
Gian Marco Centinaio: "Voglio stravolgere l'Enit"

Gian Marco Centinaio: "Voglio stravolgere l'Enit"

Pronto a ristrutturare l'ente di promozione e forse anche “ad abolire la tassa di soggiorno”, critico sull’operato del Mibact e focalizzato sul dialogo sui trasporti per il Sud. Intervista esclusiva al neo ministro dell'Agricoltura

Il decreto è pronto e ce l’ho in mano, dobbiamo portarlo in consiglio dei ministri”, il ministro Gian Marco Centinaio aspetta a breve l’abbinamento del dicastero all’Agricoltura, una certezza già stabilita “assieme a Matteo Salvini”. Nell’intervista in via XX Settembre, dove si è appena insediato, mette subito in chiaro il taglio netto con il passato. “Abbiamo pensato che lasciarlo associato al Mibact non aveva senso, perché in tre anni poco è stato fatto per la valorizzazione del turismo in Italia e per portare  turisti”.

Promette alle imprese lotta all’abusivismo ed è esplicito sulla tassa di soggiorno: “Io sono contrario, se dovessi esprimere il parere di Gian Marco Centinaio la toglierei”. Ancora, promette che appena ricevuto l’incarico incontrerà gli assessori al turismo delle varie regioni, “per capire da loro quali sono le problematiche nello sviluppo del turismo, ancor prima delle proposte, partendo dal Sud”.

Per l’Alta velocità oltre Napoli, intende evidenziare il problema presso il collega dei trasporti, ma obiettivo primario è ora una promozione ragionata: “Individuando la domanda turistica dove è rivolta, e dopo un’accurata analisi bisogna programmare facendo sistema anche attraverso l’Enit”. Tranchant sull’agenzia: “Voglio stravolgere l’ente di promozione”, asserisce. “A me interessa il risultato; così com’è oggi l’Enit non sta dando i risultati che volevamo - osserva-. Oggi gli operatori del settore fanno riferimento all’Ice quando vanno a promuovere l’Italia all’estero, anziché all’Enit, che dovrebbe essere al loro servizio”.

Come ristrutturare l'Enit
“La mia idea ce l’ho, per come deve essere strutturata l’Enit - ha proseguito il Ministro -, so che cosa deve fare, che promozione attivare”.”Credo che debba servire anche per valorizzare la produzione agroalimentare italiana e di conseguenza nel momento in cui andiamo a promuovere le eccellenze del nostro paese non è necessario portare solamente la brochure dell’Italia o fare un sito internet che è costato milioni di euro e poi non è servito a nulla”. Quando gli chiediamo se vuole unire le sedi Enit e Ice ci risponde: “Vediamo quanto ci costa e soprattutto se le sedi dell’Enit servono”.  Specificando meglio che “l’obiettivo è ridurre le spese fisse di rappresentanza e utilizzare il budget a disposizione per fare promozione”. l.s. - Fonte: Guidaviaggi.it