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Gestire Expo e l'impatto sul travel

Gestire Expo e l'impatto sul travel

Uno studio CWT A cura di Loretta Bartolucci, Senior Director Sales, Marketing. Si è fatto un gran parlare di Expo 2015, della visibilità internazionale che porterà all'Italia, dei flussi di visitatori e delle occasioni di business che potrà generare. L'evento si è ormai aperto, ma - sia perché la maggior parte delle persone non ha assistito ad altre esposizioni universali, sia perché i progetti presentati sono cambiati più volte - non è sempre chiaro al singolo visitatore e ai responsabili delle aziende italiane cosa si può vedere e fare a Expo. Considerando poi che sono attesi dai 21 ai 24 milioni di potenziali visitatori, in media più di 100.000 al giorno, sul fronte dei servizi di viaggio molti si interrogano anche su quali siano gli effetti sulla città, per esempio in termini di disponibilità di collegamenti e di camere e dei relativi costi.

Intercettando queste istanze, abbiamo pubblicato un White Paperó approfondimento dedicato, dal titolo Expo Milano 2015: opportunità e sfide per le aziende e per il travel. Si tratta di un breve e-book sfogliarle che presenta, da un lato, cos'è Expo, chi espone, cosa vedere e come è possibile per un'azienda organizzarvi un proprio evento. Dall'altro lato, fornisce indicazioni sui trend nella dinamica della domanda e nelle politiche tariffarie di hotel e compagnie aeree, studiati tramite due survey appositamente realizzate da CWT. Guardando alla complessità della manifestazione - che si sviluppa su oltre 1 milione di metri quadrati e ospiterà più di 5.000 eventi nell'arco di sei mesi - è importante, innanzitutto, pianificare preventivamente la propria visita e considerare gli itinerari, i tempi di accesso e di trasferimento, i possibili costi, le location disponibili per eventi e le procedure organizzative previste, facendo attenzione a diversi aspetti logistici (messi in evidenza nel white paper).

Sul fronte degli hotel, invece, emerge una situazione ancora "tiepida" che non vede, in sostanza, né importanti picchi di prenotazioni né rialzi eccessivi delle tariffe, fotografando una realtà diversa dai rumours più eclatanti. La grande maggioranza degli albergatori (84%) ha deciso di riservare disponibilità di camere alla clientela corporate abituale; tuttavia il 94% degli alberghi ha dichiarato di aver aumentato le tariffe rispetto allo stesso analogo periodo degli anni scorsi, anche se non in misura eclatante (il 40% ha applicato rialzi tra il 5% e il 10%). Nel documento vengono presentati anche altri dati utili (come i periodi di maggiore afflusso previsto e i servizi lanciati ad hoc da compagnie aeree, aeroporti e società ferroviarie), suffragati dalle esperienze di alcuni responsabili viaggi aziendali, per supportare i lettori nell'orientamento e nell'identificazione di scelte strategiche per una gestione ottimale del proprio budget. L'intero studio è disponibile sul sito www.carlsonwagonlit.it. - Fonte: Espansione