Frontiere Ue: preoccupano le nuove regole “anti-Schengen”
Da domani i documenti di espatrio vengono confrontati in tre database, la direttiva anti-terrorismo entra in vigore
Preoccupazioni per il nuovo regolamento sulle frontiere europee, dove da domani – 7 aprile 2017 - vengono controllati i documenti di tutti coloro che attraversano i confini, in entrata e in uscita, secondo modalità più scrupolose. La direttiva anti-terrorismo approvata dall’Ue a metà marzo riguarda anche chi è cittadino di un Paese Schengen.
Passaporti e carte d’identità vengono scannerizzati e confrontati in tre elenchi per verificarne la validità e l’identità delle persone. Il semplice controllo visivo cui eravamo perlopiù abituati non sarà più sufficiente sia alle “dogane” via terra, negli aeroporti per chi deve transare dall’area di libera circolazione (Schengen, appunto), nei porti per chi è diretto in un Paese extra-Schengen.
Una prima attenzione è focalizzata sui passaggi tra Slovenia e Croazia alla vigilia delle festività pasquali, considerati i numerosi flussi anche dall’Italia verso le coste istriane. Entrambi i Paesi sono membri europei, ma la Croazia – insieme a Cipro, Romania e Bulgaria – non rientra in Schengen.
Si legge su La Stampa: “Gli agenti dovranno infatti chiedere i documenti, fare una scansione e avviare il controllo in tre diversi database: il sistema Informativo Schengen (Sis), la banca dati dell’Interpol sui documenti di viaggio rubati e smarriti, più le varie banche dati nazionali che contengono le informazioni sui documenti di viaggio rubati e smarriti (la moltiplicazione delle banche dati è dovuta al fatto che non c’è un vero dialogo tra quelle nazionali e quelle di Interpol)”. - Fonte: Guidaviaggi.it