Franceschini, piano di rilancio del turismo in quattro mosse
"Finora la politica non ci ha mai creduto davvero - esordisce il ministro al margine dell'incontro per la presentazione del nuovo Osservatorio Parlamentare -. Il mio impegno è quello di rimettere al centro il tema della vocazione turistica dell'Italia". La prima criticità da affrontare è la modifica del titolo V della Costituzione, che, secondo il ministro, "ha creato problemi nel rapporto Stato-Regioni". Sulle modifiche legislative "è già stato fatto tanto grazie al lavoro di Simonetta Giordani - riconosce Franceschini -, ma adesso stiamo lavorando per ampliare gli obiettivi". Riorganizzare le competenze in materia di turismo è, quindi, fondamentale, ma non si può perdere tempo prezioso. "Dobbiamo comunque anticipare la riforma costituzionale - spiega il ministro - e iniziare subito con un riassetto di tutto il sistema, compreso l'Enit". La priorità è promuovere il brand Italia all'estero in maniera unitaria, dimenticando gli individualismi territoriali. "Ho già avviato questo discorso con le Regioni - spiega Franceschini - ed ho trovato ascolto".
Ultimo punto, ma non meno importante, la questione della digitalizzazione del turismo. "Un'emergenza assoluta - la definisce Franceschini -: stiamo studiando un sistema di incentivazioni fiscali per le aziende che investiranno nell'innovazione". E, riguardo alla Bolkestein, il ministro promette: "Durante il semestre di presidenza italiano nell'Ue, farò valere le peculiarità delle nostre coste e dei nostri operatori balneari". Il tutto, con una consapevolezza importante: "All'inizio dissi che mi sentivo chiamato alla guida del più importante ministero economico del Paese - conclude Franceschini -; era un auspicio, adesso ne sono certo". - Fonte: TTG Italia sito web (di Claudiana di Cesare)