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Franceschini: credito d imposta per t.o. e adv? «Parliamone»

Franceschini: credito d imposta per t.o. e adv? «Parliamone»

Nel corso di un insolito e apprezzato  question time il titolare di quello che lo stesso Franceschini ha ribadito essere «il ministero economico più importante del governo Renzi», ha ventilato questa possibilità, proprio per ribadire che «nell immediato futuro, in un mercato globale, non c è la volontà di  rottamare imprese di viaggio o tour operator, ma c è l assoluta necessità di adeguarsi ai tempi che impongono una digitalizzazione e un innovazione nell offerta del turismo organizzato, sia incoming che outgoing, obbligatoria per tutte le imprese. Finite le posizioni di rendita, finito il tempo di procedure d acquisto che ormai viaggiano con altri canali e altre priorità, occorre che le imprese di viaggio si mettano al passo dei tempi imposti dal web. Del resto  ha proseguito il ministro  lo stesso TD Lab, che ho voluto costituire al Mibact, con l apporto gratuito di esperti, fra poche settimane presenterà il Piano per la riqualificazione dell offerta turistica italiana che sarà in buona parte impostato su soluzioni digitali, proprio per presidiare al meglio i mercati».

«Enit al servizio del sistema-Paese»

In tale contesto ci sarà ovviamente spazio anche per una nuova Enit, che Franceschini ha definito «strumento essenziale al servizio della promozione, ma non delle singole regioni bensì di un sistema-Paese. Incontrerò prestissimo le Regioni proprio per condividere con loro una diversa strategia di presentazione e promozione del brand Italia: basta con presenza polverizzate nelle fiere estere e basta con operazioni estemporanee. Soprattutto nei mercati non europei c è bisogno di una promozione sul Paese nel suo complesso».

«E cercherò di convincerle dell assoluta necessità di mettere a disposizione anche buona parte delle loro risorse economiche per un piano nazionale della promozione perché le attuali dotazioni sono esigue  ha sottolineato Franceschini  Non a caso ho politicamente insistito sull importanza di anticipare la rilettura del Titolo V per riportare il turismo a un coordinamento nazionale ancor prima di compiere questa rivisitazione dal punto di vista legislativo che purtroppo ha tempi lunghi».

Il connubio cultura-turismo

Altro tema toccato dal ministro Franceschini: il connubio cultura-turismo, che per molti operatori penalizza il turismo o comunque non appare un meccanismo virtuoso. «Al contrario credo che sia una combinazione vincente perché finora la cultura e l arte sono state oggetto di conservazione, ma non di valorizzazione, anche commerciale. Ora è possibile mettere a disposizione dell offerta turistica un sistema museale e culturale realmente virtuoso e spendibile all estero. Perché questa è la nostra forza sul mercato e la dobbiamo sfruttare al meglio, con la fattiva partecipazione di operatori che saranno chiamati anche a investire. Ora che il governo ha deciso per imprese private crediti d imposta fino al 65% in tre anni per investimenti sulla riqualificazione di siti museali o per semplici restauri, non ci sono più alibi».

Di certo il ministro non ha potuto nascondere che per rendere virtuosa la coabitazione tra cultura e turismo all interno del Mibact, c è voluto del tempo e un adeguato rodaggio durato qualche mese. «Ma ora siamo pronti ad aprire tavoli operativi con le imprese turistiche e avviare un operazione di rilancio del nostro brand su tutti i mercati del mondo».

Infine una battuta su Alitalia, dove «sono stati fatti fino a pochi mesi fa degli errori a dir poco tragici. Oggi abbiamo un partner arabo che dimostra di credere nelle potenzialità di ripresa del vettore e soprattutto di credere nel nostro Paese. Ma giustamente ha avanzato richieste legittime in una logica di mercato, come ad esempio l alta velocità ferroviaria direttamente negli aeroporti internazionali italiani, un intermodalità che risulta vincente anche per il nostro prodotto turistico».

In definitiva, il ministro crede nel turismo e gli operatori sembrano intenzionati a dargli credito, ma si tratta di una fiducia a tempo, perché l esperienza dei ministri del Turismo del passato non mai è stata particolarmente felice. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web