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Franceschini: buona la prima uscita da ministro

Franceschini: buona la prima uscita da ministro

27 Marzo 2014

Niente cifre buttate alla rinfusa, relazioni imponderabili tipo Massimo Bray, ma una chiara linea politica che ha almeno un senso, un'idea di base che si può condividere. Scomponiamo il suo intervento fatto alla convention di Federcongressi&Eventi e vediamo cosa ne esce fuori. «Il turismo sarà centrale nella gestione del governo Renzi», fin qui niente di nuovo, tutti i ministri del turismo hanno detto che il settore era centrale nell'azione del governo che rappresentavano, per poi non fare mai niente. Credo che non ci sia nulla di più importante per la crescita del nostro Paese che investire su ciò che rende l'Italia unica nel mondo globale», be' anche di questo ne abbiamo sentito parlare in tutti i modi e in tutte le lingue, risultato: lettera morta. Ma proseguiamo: «Io sono convinto di essere stato chiamato alla guida del principale ministero economico del Paese, e il presidente del consiglio ha indicato a sua volta questa come una priorità» l'accostamento del binomio turismo-cultura ad un ministero economico non è male, se non rimane una frase ad effetto.

«C'è l'esigenza di rivitalizzare le imprese, che patiscono la disintermediazione con cui oggi si prenotano i viaggi, c'è il problema di incentivare i flussi dai paesi emergenti», ora qui siamo ad una svolta importante, per la prima volta un ministro si mette a fianco delle agenzie e punta il dito contro la disintermediazione. Non l'aveva mai detto nessuno. «Ho apprezzato molto il progetto di Convention bureau nazionale fatto dai privati, perché rompe un altro tabù che non ha più ragione d'essere, che ha impedito sino a ora una giusta integrazione tra pubblico e privato», cosa dire? Parole sante. L'Italia è l'unico Paese in cui il Convention bureau nazionale non funziona. Lo creano e lo distruggono con la rapidità di uno sbadiglio. E' una delle tante miserie del turismo nazionale.. Condivido anche la necessità di riformare il titolo V. Non possiamo però aspettare, dobbiamo anticipare il percorso, e a questo proposito sto cercando di approfondire il ruolo dell'Enit, per quanto possibile secondo la normativa vigente». E qui siamo ad un altro nodo: l'Enit. Riformare l'Enit è una priorità assoluta, vediamo cosa riesce a fare sul serio Franceschini. - Fonte: Travel Quotidiano (di Giuseppe Aloe)