Franceschini: «Voglio un turismo d'élite»
Il ministro affronta il tema dei target di riferimento dopo il caso sollevato dal sindaco di Barcellona.
Il ministro Dario Fra nceschini ha una sua idea di turismo e non perde occasione per ribadirla. Il titolare del dicastero dei Beni Culturali e del Turismo, in una lunga intervista rilasciata a La Repubblica, commenta la decisione del sindaco di Barcellona di bloccare la nascita di nuovi alberghi e soprattutto l'associazione che il primo cittadino spagnolo ha fatto fra il turismo di massa e Venezia. "Non mi sembra questa la strada da seguire dice Franceschini -: per far rispettare il decoro ci vogliono le ordinanze dei comuni e il controllo delle forze dell'ordine. Ma la strategia vera è un'altra: puntare su un turismo d'eccellenza". Insomma, chiede La Repubblica, basta con le masse?
"Sì - risponde il ministro -. In Italia devono tornare i viaggiatori colti e noi dobbiamo portarli oltre il triangolo Roma-Firenze-Venezia". Fra cinesi e outlet Il pensiero del ministro è noto da tempo, ma nell'intervista Franceschini chiarisce ulteriormente la questione. "Non mi interessa il cinese che scende dalla nave da crociera, si fa portare all'outlet, poi fa una foto al Colosseo e riparte. Chi arriva deve poter scoprire le nostre eccellenze". E sullo scivolamento dell'Italia nelle classifiche mondiali degli arrivi turistici, il ministro aggiunge: "Siamo il quinto Paese al mondo come presenze turistiche, ma il primo come desiderio di viaggio. Però evidentemente non offriamo abbastanza garanzie". Con buona pace di chi organizza i viaggi 'tutto compreso' per comitive, Franceschini non ha dubbi. Un turismo sostenibile e colto è la sua scelta. "Pazienza per le comitive - dice -. Salvare le nostre città d'arte è più importante". Di D.P. - Fonte: Ttg Italia