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Fiumicino. Continua lo sciopero bianco degli addetti ai bagagli

Fiumicino. Continua lo sciopero bianco degli addetti ai bagagli

Altre migliaia potrebbero a breve prendere il volo a bordo di aerei cargo con destinazione Malpensa, dove poi saranno smistate. Sono solo alcune delle contromisure prese da Alitalia per limitare i danni del «caos-valige», che negli ultimi giorni ha messo in ginocchio l'aeroporto di Fiumicino. Ma ci vorrà ancora molto tempo per smaltire l'enorme montagna di bagagli (intorno ai 14 mila colli), che giacciono negli hangar dello scalo capitolino. Almeno dieci giorni, secondo le stime. E questo solo se la mobilitazione degli operai della compagnia italiana si fermerà.

«Non stiamo protestando, quindi non si può parlare di precettazione, stiamo solo applicando le norme di sicurezza alla lettera, come dovrebbe essere sempre fatto», continuano a ripetere i facchini e gli addetti di pista dell'handler che confermano la rivolta silenziosa a oltranza, finché dai 2.171 esuberi previsti dall'accordo con Etihad non sarà cancellato il loro reparto. La protesta quindi continua, anche se i ritmi di lavoro sono aumentati. «Qui si parla del destino di centinaia di famiglie, le nostre, senza padri che portano gli stipendi a casa», spiegano. Più calma, almeno all'apparenza, la situazione a Fiumicino. Sono diminuite le attese per il ritiro bagagli(oltre l'ora negli ultimi giorni), mentre i ritardi si sono registrati ancora per i voli Alitalia. E intanto, in giro per il mondo, ci sono invece le migliaia di vacanzieri orfani di valigie, che forse rivedranno ormai al ritorno a casa. Ieri allo scalo è sbarcata, senza problemi, anche la squadra della Roma, in arrivo con volo Alitalia da Boston: Totti e compagni, sono usciti dal terminal 3 con bagagli a seguito, accerchiati dai fan.

Meno fortunati i passeggeri di un volo proveniente da Venezia. Atterrati intorno alle 15, sono rimasti ad aspettare i bagagli per oltre due ore: alcuni hanno sporto denuncia, altri torneranno allo scalo in cerca di notizie. Sono terminati persino i carrelli portabagagli: la maggior parte «ospita» le valigie in stand by e Alitalia è stata costretta a chiederli in prestito alle altre compagnie. Insieme agli addetti del vettore tricolore, le task force di Adr, società di gestione degli aeroporti romani, martedì notte hanno smaltito circa 1.000 bagagli. Per ridurre i disagi nei terminal, Aeroporti di Roma, in coordinamento con l'Enac, ha messo in campo 200 addetti per assistere Alitalia nell'emergenza. Sulle criticità di Fiumicino è intervenuto anche Maurizio Lupi, Ministro dei Trasporti, che ha definito «intollerabile e incomprensibile» la protesta. «Intollerabile perché si interrompe un servizio creando danni ai passeggeri italiani e stranieri, proprio nel periodo di maggior affluenza per il nostro primo scalo internazionale. - ha specificato Lupi facendo appello alla ragionevolezza degli operai - Incomprensibile perché succede nei giorni in cui si sta facendo di tutto per salvare l'azienda».

Una dura condanna, definita «sconcertante» dall'Usb, che invece ritiene legittima la ribellione degli operai «contro i licenziamenti ingiusti». «La loro reazione, che non è uno sciopero bianco ma consiste nell'attenersi legittimamente alle procedure operative, - difende i lavoratori il sindacato - si inquadra in una situazione dello scalo potenzialmente esplosiva, perché il personale che sarà collocato in mobilità comincia a essere individuato e identificato». «Comprendiamo le preoccupazioni degli operai ma ora è importante sostenere la ristrutturazione di Alitalia, - ha commentato Giovanni Galiotto, presidente dell'Anpac, associazione piloti - dobbiamo essere uniti per dare una bella immagine di una compagnia che può e deve risorgere» - di Valeria Costantini - Fonte: Corriere della Sera