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Fitur al via, operatori alla conquista  di mezzo miliardo di viaggiatori

Fitur al via, operatori alla conquista di mezzo miliardo di viaggiatori

18 Gennaio 2017

Sostenibilità e tecnologia per un turismo che cambia e continua a crescere: sono le parole-chiave di Fitur 2017, che come ogni anno inaugura la stagione delle fiere con prodotti e novità che influenzeranno i prossimi 12 mesi del travel. La 37ª edizione della fiera di Madrid, dal 18 al 22 gennaio, conta di superare il record di 231.872 visitatori (di cui 124.659 professionisti  del settore). Si parla di circa 9.672 società in arrivo da 165 Paesi per più di 6.200 incontri B2B, con una crescita delle contrattazioni del 25%.

E visto che la capitale spagnola è anche la sede dell’Unwto, la fiera è il trampolino di lancio dell’Anno Internazionale del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo, con la cerimonia di apertura organizzata dall’organizzazione che fa capo alle Nazioni Unite.

Uno studio realizzato dal portale Booking.com sottolinea, infatti, che dal 2014 al 2015, si è quintuplicata la domanda a livello internazionale di destinazioni sostenibili. Anche in un recente incontro di tour operator internazionali, a Malaga, è stato evidenziato come i turisti internazionali siano disposti a pagare di più, nell’83% dei casi, per un hotel certificato come sostenibile e rispettoso delle buone pratiche verso l’ambiente. Se a questo si aggiunge il nuovo record di turisti mondiali segnalato dal Barometro dell’Unwto, che nel 2016 ha sfiorato 1,2 miliardi di viaggiatori, prende forma quello che si identifica come un modello che punta non solo allo sviluppo economico e alla creazione di ricchezza sociale,  ma alla salvaguardia dell’ambiente e delle culture locali.

Infine, il mercato sembra guardare al turismo sostenibile e responsabile come a un importante alleato per il conseguimento di maggiore pace e sicurezza: temi caldi degli ultimi anni che hanno condizionato un settore sia riguardo a infrastrutture e i servizi, sia per le abitudini e le preferenze di viaggio.

C’è poi lo sviluppo delle nuove tecnologie, che è uno dei focus più interessanti della fiera con le sezioni specializzate Fiturtech e Fitur Know How & Export. Quest’anno Fiturtech (18-20 gennaio, padiglione 10, st. 10B03) si divide in quattro forum tematici contemporanei che hanno come oggetto le tecnologie per le gestione delle imprese e dei sevizi (Negocio), i modelli di economica collaborativa e di lavoro (Futuro), il turista 4.0 e gli strumenti di marketing per intercettarlo (Destino) e i modelli di risparmio energetico e di salvaguardia ambientale (Sostenibilità).

Fitur Know How & Export si concentra, invece, sulle soluzioni più innovative nella gestione turistica integrata. E torna il concorso The AppTourism Awards di Segittur, in programma il 19 gennaio, che premia le migliori app nazionali, straniere e per smartwatch. Ma la novità è l’organizzazione del primo hackathon internazionale. #Hackatrips è, infatti, una competizione tra gruppi di lavoro di programmatori ed esperti del travel che svilupperanno il prodotto più innovativo dedicato al turismo responsabile.

Ampio spazio anche a tre nicchie con Fitur Shopping, Fitur Gay (Lgbt) e Fitur Salud. Il 40% dei turisti, si sa, include nelle sue attività lo shopping, mentre il turismo della salute cresce al ritmo del +20% l’anno, per numero di pazienti e volume d’affari. Fitur Gay, giunto alla  sua settima edizione, ha visto aumentare gli espositori del 100% rispetto al 2016 e presenta il World Pride 2017, che si terrà proprio a Madrid dal 26 giugno al 2 luglio prossimi.

A Madrid, i t.o. italiani possono contare su un bacino enorme. Il nostro incoming è sempre più a caccia di nuovi flussi da far crescere, se il target è poi quello di chi parla una lingua amica come lo spagnolo l’obiettivo è ancora più netto. Dalla Spagna all’America Latina, Fitur è l’occasione giusta per vendere il nostro Paese a un bacino ideale che, contando penisola iberica e continente sudamericano, si aggira intorno ai 450 milioni di turisti. Il rapporto 2016 Enit-Maeci segnala, nel dettaglio, come il mercato spagnolo conti quasi 1,9 milioni di arrivi all’anno in Italia e quasi 4,5 milioni di pernottamenti ed è stabilmente nella top ten dei bacini più importanti nell’incoming italiano. Un trend che negli ultimi anni mostra un incremento costante che viaggia intorno al +2%.

Oltre ai cugini spagnoli, però, c’è il mercato latinoamericano che va presidiato. Sono almeno tre le chiavi di lettura per una crescita legata a repetear e nuovi target. In primis c’è una lunga lista di rimandi culturali che va dalle migrazioni degli ultimi due secoli alla presenza a Roma di Papa Francesco, primo pontefice latinoamericano. Altro dato è la maggior disponibilità di voli transatlantici, tradizionali e low cost. La terza motivazione è la crescente domanda di crociere nel Mediterraneo da parte dei turisti latinoamericani.

Non a caso lo scorso 17 giugno, in concomitanza con l’inaugurazione del volo Alitalia Roma-Città del Messico, l’Enit ha organizzato un workshop con circa 60 operatori messicani con la prospettiva di incentivare la promozione dell’Italia in tutta l’area.
L’indagine congiunturale 2016-2017 del Ciset-Università Ca’ Foscari ha sottolineato come tra i mercati extraeuropei che traineranno l’Italia verso il +1,4% di presenze c’è proprio il Sudamerica con l’Argentina capofila e Brasile, Messico, Cile e Perù a seguire. Argentina che è anche l’unico Paese partner ufficiale di Fitur 2017.

Nel 2015, per esempio, l’Indec (Instituto de Estadisticas y Censo dell’Argentina) ha rilevato 349mila arrivi di argentini in Italia per circa 3,5 milioni di pernottamenti che hanno generato una spesa di oltre 390 milioni di euro. Solo nel 2013 gli arrivi erano stati 261mila per una spesa inferiore ai 300 milioni.

L’Italia continua, quindi, a distinguersi come una delle destinazioni più amate degli argentini, sia per affiliazione storica e culturale (famiglie di origine italiana) sia per tutti quegli elementi – dalla natura alla gastronomia e moda – racchiusi sotto il marchio Italian lifestyle. Una selezione di t.o. argentini ha confermato, sempre all’Enit, che i maggiori competitor dell’Italia fuori dall’Europa sono Usa e Caraibi (i prezzi dei pacchetti sono molto competitivi), mentre in Europa il nostro Paese soffre la concorrenza della storica nemica-amica: la solita Spagna. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi.it