Federterme a Ischia: le terme italiane tra presente e futuro
16 Ottobre 2017
“Le terme italiane tra presente e futuro: strategie per un rinnovamento possibile”, è questo il titolo della convention organizzata da Federterme/Confindustria che si è tenuta sabato 14 ottobre a Ischia.
La sede di Ischia è stata individuata dopo il terremoto dello scorso 21 agosto e vuole testimoniare la costante attenzione di Federterme per l’Isola Verde e la fiducia nell’immutata capacità di accogliere del territorio ischitano e in particolare delle sue strutture alberghiere e termali.
L’appuntamento ha preceduto il Giubileo della Femtec (World Federation of Hydrotherapy and Climatotherapy) celebrativo degli 80 anni della Federazione mondiale del termalismo – fondata a Milano e attualmente presieduta dall’italiano prof. Umberto Solimene – che riunisce dal 15 al 20 ottobre, sempre a Ischia, esperti provenienti da tutto il mondo.
La scelta deliberata di contiguità tra i due eventi di Federterme e Femtec nasce dal proposito di realizzare nuove occasioni d’incontro per uno scambio d’informazioni ed esperienze tra imprenditori ed esperti termali, italiani e internazionali, sullo stato dell’arte del termalismo terapeutico e sulle prospettive di sviluppo del turismo del benessere termale.
“Chi sceglie le terme lo fa perché ne conosce sia i benefici per la salute delle acque minerali e termali che le attrattive naturalistiche e culturali, che giocano un ruolo importante insieme alla qualità dei servizi e alle risorse del territorio circostante”, ha dichiarato Costanzo Jannotti Pecci, Presidente Di Federterme/Confindustria, che aggiunge: “In Italia da sempre si va alle terme perché sono soprattutto una risorsa e un presidio per la salute, importante e affidabile, che si fonda sulle specificità, qualità e diversità delle acque minerali termali, fredde e calde, che sgorgano dal sottosuolo e che possono essere utilizzate solo in base a rigorosi percorsi concessori e autorizzatori ministeriali e regionali”.
Il settore termale, dopo la pesante recessione registrata nel periodo 2011-2013, nel successivo triennio ha evidenziato un parziale recupero della produzione e del giro d’affari. Nel 2016, il valore aggiunto prodotto dal settore termale si è attestato a 581 milioni di euro, avendo segnato un incremento del 3,1% rispetto all’anno precedente. I ricavi totali si sono invece accresciuti dell’1,3% a prezzi correnti, avvicinandosi alla soglia dei 731 milioni di euro.
Secondo l’elaborazione di Federterme su dati Global Wellness Institute, nel 2015 l’Italia (con un fatturato degli stabilimenti idroterapici pari a 1.509 milioni di euro) si colloca al secondo posto in Europa dietro la Germania (6.150 milioni di euro). A livello mondiale, invece, secondo la fotografia del settore nel 2013, il nostro Paese è al quinto posto subito dopo Cina, Giappone, Germania e Russia.
L’Assemblea è stata anche l’occasione per la firma di un protocollo d’intesa fra Federterme e Ancot-Associazione Nazionale dei Comuni Termali che hanno tenuto a battesimo la nascita del “Coordinamento Terme d’Italia”: un organismo che assicurerà sinergia e unità del settore nel confronto nazionale e internazionale per difendere gli interessi dei territori e delle imprese termali, assicurando anche il supporto all’attività di ricerca scientifica termale.
La chiusura dei lavori è stata affidata a Dorina Bianchi, sottosegretario ai Beni, Attività culturali e Turismo che, ricordando come il nostro patrimonio culturale non sia solo fatto di bellezze artistiche ma anche di cultura del benessere e della salute, ha specificato: “Il comparto termale, se accompagnato da adeguate compagne informative, può superare la stagionalità e supportare le imprese durante tutto l’anno. Una buona occasione per l’Isola di Ischia, la cui stagione turistica è stata parzialmente condizionata dal drammatico evento sismico ma che anche attraverso questo settore può rilanciare la sua offerta. Il segnale che arriva da Federterme e dagli imprenditori delinea una forte volontà a far ripartire il sistema nazionale e l’isola, non soltanto nella stagione estiva, ma grazie a questo settore e ai servizi che offre, per tutto l’anno”. – Fonte: IlGiornaledelTurismo.com