Fatture, prima scadenza. Le cinque cose da sapere
Fatturazione elettronica, atto primo: lunedì 18 febbraio il calendario segna la prima temutissima scadenza per l'invio delle fatture elettroniche.
In attesa di sapere se si verificherà o meno il classico collo di bottiglia, ecco cinque cose da sapere sull'argomento secondo Pierluigi Fiorentino, consulente fiscale di Fto.
Codice destinatario
È il codice alfanumerico di sette caratteri associato alla P.Iva registrata, che permette di capire chi è il destinatario di una fattura elettronica. Può essere richiesto solo da chi è titolare di un canale di trasmissione già accreditato all'Agenzia delle Entrate. "Se due agenzie usano lo stesso provider potrebbero avere lo stesso codice".
Fattura errata
Ci sono cinque giorni di tempo per riemettere la fattura allo Sdi, che deve avere data e numero del documento originario
Emissione della fattura
Fino al 30 giugno per i contribuenti trimestrali e fino al 30 settembre per quelli mensili le e-fatture possono essere emesse entro il termine di liquidazione dell'iva senza sanzioni. Dal Primo luglio devono essere emesse entro 10 giorni dall'effettuazione delle operazioni.
Soggetti esteri
Non c'è obbligo di emettere o ricevere fatture elettroniche
Conservazione delle e-fatture
Tutte le fatture elettroniche vanno conservate in formato digitale. L'Agenzia delle Entrate mette a disposizione un'area del proprio sito dove è possibile consultare la fattura ma sarà necessario aderire a uno specifico accordo di servizio che sarà pubblicato entro il 3 maggio 2019.
Fonte = TTG ITALIA 15/02/19