Fatturazione elettronica: stretta sulla privacy
Ennesimo capitolo della “telenovela fiscale” sulla fatturazione elettronica. Il Garante per la Privacy ha definitivamente bocciato, nelle scorse ore, la banca dati dell’Agenzia delle Entrate, stabilendo che questa potrà archiviare le fatture solo su richiesta dei contribuenti che avranno necessità di consultarle e che potrà memorizzare solo i dati fiscali.
Nello specifico, la prima stesura del provvedimento relativo all’e-fattura, prevedeva l’archiviazione integrale dei file delle fatture elettroniche – pari a circa 2 miliardi di documenti contabili soltanto nell’anno fiscale 2017 – contenenti informazioni dettagliati su beni e servizi acquistati, abitudini e tipologie di consumo, tra cui biglietti aerei, pedaggi autostradali, pernottamenti alberghieri.
Questi dati, stando a quanto stabilito dal Garante, non potranno essere memorizzati dall’Agenzia delle Entrate e, comunque, dopo il periodo transitorio previsto per la modifica del sistema con l’introduzione della e-fattura (almeno fino al prossimo aprile), nuovi servizi di consultazione potranno essere resi disponibili solo su richiesta del contribuente.
Dal canto suo, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che proprio in queste ore i tecnici del Fisco stanno predisponendo correttivi che tutelino maggiormente i dati di chi emette e riceve fattura, sia sul fronte della compilazione, sia su quello della trasmissione telematica.
Fonte = L’AGENZIA DI VIAGGI 21/12/2018