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Expo verso il primo milione

Expo verso il primo milione

L'85% del pubblico ha scelto i mezzi pubblici - Tutti aperti i padiglioni dei 54 Paesi. Difficoltà nelfar arrivare merci e prodotti da lontano: persi per strada i materiali dell'isola di Vanuatu E la burocrazia disorienta.

Un'apertura non perfetta, con molti allestimenti ancora da sistemare e paesi ritardatari che stanno sottoscrivendo i contratti di partecipazione proprio in queste ore. Tuttavia l'Expo di Milano ha raggiunto già nella prima settimana risultati soddisfacenti, con 500mila ingressi ufficiosi (circa un milione in prospettiva dal primo al 15 maggio), nell'attesa del primo vero picco di presenze che dovrebbe arrivare a giugno. I manager dell'evento universale, almeno, si aspettano questo: dopo un primo mese di rodaggio, l'affluenza aumenterà all'inizio dell'estate. E poi ancora a settembre e a ottobre.

Ecco il bilancio della prima settimana.

Gli ingressi Prima di tutto le cifre sugli ingressi. La società di gestione parla solo di biglietti venduti, che attualmente raggiungono gli 11 milioni, sostenuti da sponsor e tour operator. La scelta è di tipo comunicativo, perché così si fa riferimento ad un dato certo come il fatturatoe perché si evita di parlare di continui cali e rialzi. Quello che circola ufficiosamente negli ambienti vicini all'Expo è un dato più contenuto rispetto alle prime dichiarazioni ma pur sempre positivo: 500mila persone nella prima settimana, con 250mila persone nei soli primi due giorni. Un dato interessante e indicativo: ci sono stati più visitatori lunedì che domenica.

Un boom interessante è stato registrato dai biglietti di accesso validi per un semestre, del valore di 115 euro. In questi primi giorni sono stati venduti più del previsto, segno di un interesse nei confronti della manifestazione. Anche questo dato fa sballare i conti: non si è ancora deciso se conteggiare le persone che tornano più volte come un unico ingresso o come più ingressi. C'è anche una grande attesa intorno alla "movida" serale, a partire dalle ore 19 fino alla chiusura (alle 23): con 5 euro si può entraree trascorrere la serata nei padiglioni fino alle 21 e nei ristoranti fino alle 23. L'afflusso Prevalentemente si arriva al sito espositivo di Rho in metro, più delle aspettative. Si riteneva - e si sperava - che il 65% dei visitatori prendesse la metropolitana, alleggerendo così il traffico automobilistico. Invece nella prima settimana l'affluenza tramite trasporto pubblico rappresenta addirittura l'85% del totale, con conseguenti code nella porta di accesso "Fiorenza": mediamente mezzora per entrare, con punte di un'ora di attesa se si arriva alle9 del mattino (il sito apre alle 10). Quindi adesso potrebbe risultare più facile arrivare in auto a Cascina Merlata, dove si entra senza grandi rallentamenti. Stessa cosa per la porta Roserio, a Est, dove l'accesso è però garantito solo a taxi e mezzi autorizzati.

Nel centro urbanistico di Cascina Merlata intanto hanno trovato alloggio le rappresentanze di 50 paesi, prevalentemente dalla Svizzera, Kazakistan e Emirati Arabi. Padiglioni e paesi L'Expo di Milano ha un suo primo piccolo record: tutti i 54 padiglioni dei paesi, chi meglio e chi peggio, sono riusciti ad aprire. A Shanghai, ad esempio, 37 paesi non sono mai riusciti a mostrare gli allestimenti. Detto questo, siamo ancora in via di perfezionamento. Qualche esempio: il Nepal, comprensibilmente, sta mostrando due terzi degli spazi; l'Iran ha dovuto mettere mano al sistema di condizionamento; la Russia ha problemi nell'impianto elettrico.

Nei primi dieci giorni però gli inconvenienti sono stati quasi risolti del tutto. I ritardi si concentrano negli allestimenti dei cluster, le cui strutture sono pronte da settimane ma al cui interno i paesi trovano difficoltà nel completare le mostre. Su 84 paesi, 20 sono ancora indietro. Però va detto che molto dipende dalle difficoltà oggettive nel far viaggiare da posti così lontani la merce: per esempio l'isola di Vanuatu ha spedito materiali che sono andati perduti o si sono rovinati durante un'alluvione, mentre un mosaico algerino è lento negli spostamenti. Poi ci sono gli aspetti burocratici, vero nodo nei rapporti con i paesi in via di sviluppo e causa di molti ritardi. Per esempio ci sono nazioni che solo recentemente si sono rese conto di dover chiedere l'autorizzazione alla Asl per i ristoranti, o di dover redigere anche un progetto esecutivo che tenesse conto della sicurezza. I cluster più in difficoltà sono quello delle Spezie, del Mediterraneo e della Frutta. Solo ieri hanno firmato il contratto di partecipazione le Isole del Pacifico, che andranno nel cluster delle Spezie. Cosa piace di più Per ora vince l'effetto "struscio" del Decumano, la strada che attraversa in lungo il sito espositivo. È qui che sono situati molti padiglioni stranieri, e quindi sembra una grande passeggiata piena di colori. Meno avvantaggiati i padiglioni che si trovano nelle strade secondarie. Per questo la società Expo sta cercando di spingere i visitatori ovunque migliorando la segnaletica e introducendo, nei prossimi giorni, dei trenini per rendere facile l'accesso a tutte le aree.

Per quanto riguarda la parte italiana, l'attrazione principale è lo spettacolo di luci e proiezioni dell'Albero della vita, dalle ore 21. Infine, dal 18 maggio, il cartellone di concerti, eventi e spettacoli del Padiglione Italia entrerà nel vivo. La società di gestione dell'Expo parla solo di biglietti venduti, che attualmente raggiungono gli 11 milioni, sostenuti da sponsor e tour operator. Un boom è stato registrato dai biglietti di accesso validi per un semestre, del valore di 115 euro. In questi primi giorni sono stati venduti più del previsto.

TAGLIANDI - VENDUTI BIGLIETTI 11 milioni

Negli ambienti vicini all'Expo circola un dato più contenuto rispetto alle prime dichiarazioni ma pur sempre positivo: 500mila persone nella prima settimana, con 250mila persone nei soli primi due giorni. Un dato interessante e indicativo: ci sono stati più visitatori lunedì che domenica.

NEL WEEK END - AFFLUSSO 250 mila

Nella prima settimana l'affluenza tramite trasporto pubblico rappresenta addirittura l'85% del totale, con conseguenti code nella porta di accesso "Fiorenza": mediamente mezzora per entrare, con punte di un'ora di attesa se si arriva alle 9 del mattino (il sito apre alle 10). Più veloce l'auto, per ora.

USO DEI MEZZI PUBBLICI - TRASPORTI 85%

Di S. M. - Fonte. Il Sole 24 Ore