Expo, Sala lancia l allarme alberghi
Sala ne ha parlato anche durante il recente road show in Cina: «Gli albergatori sarebbero pazzi se alzassero i prezzi durante i sei mesi». Basta simulare prenotazioni su Internet e si vede che qualcuno sta già giocando al rialzo: sia negli alberghi che nei b&b. Giorgio Rapari, vicepresidente della Confcommercio, precisa: «Noi stiamo facendo un'azione di moral suasion perché sui prezzi l'aumento medio sia contenuto entro il 30 per cento e stiamo lavorando ad un documento che entro novembre sarà pronto». Gli fa eco Guido Gali, patron dell'Hotel Cavour: «La crisi ha cambiato le dinamiche. Oggi gli albergatori, semmai, si fanno concorrenza fra loro al ribasso». L'assessore comunale al Turismo, Franco D'Alfonso, aggiunge: «Ci stiamo muovendo da tempo perché vi siano elevati livelli di qualità del servizio e i prezzi siano proporzionati a questi standard». Il Comune, poi, sta lavorando anche su un'accoglienza diversa: «Abbiamo favorito la nascita di ostelli, stiamo cercando di aiutare i bed & breakfast ad esempio cercano di capire se si può concedere una deroga rispetto all'imposizione dei 90 giorni di chiusura».
Josep Eiarque è direttore generale di Explora, la società nata per promuovere e supportare le attività turistiche, per valorizzare il territorio, per distribuire i prodotti e i servizi turistici: «Intanto - premette bisogna avere chiaro che il profilo di visitatori di questo evento è particolare: qui arrivano le famiglie, non gli uomini d'affari o gli appassionati di sport. E la gestione del pricing non può non tenerne conto anche per evitare l'effetto reputazione: non bisogna far passare l'idea che Milano sia una città troppo cara e oggi bastano due tweet per scatenare una valanga». Explora, che non vende pacchetti turistici, ha una propria strategia che si chiama "Expo Hotel price transparency": sulla base di diverse analisi, ha fissato quanto un turista sarebbe disposto a pagare per pernottare a Milano durante l'Expo.
«Sulla base delle stime - spiega Eiarque - indicheremo una forchetta di prezzi praticabili e, indicativamente, l'aumento massimo accettabile sarà del 30 per cento». Il documento sarà a breve sulla piattaforma di Explora, wonderfulexpo2015.it, il portale turistico che propone mete di viaggio e dà consigli per gli alloggi, cui si può rivolgere chiunque abbia una stanza da affittare o un b&b da proporre. Sta infatti aumentando il numero di quanti pensano di sfruttare l'occasione di Expo. A Milano si contano circa 56 mila posti letto in alberghi, che diventano 500 mila se si considerano i luoghi fino a un'ora di distanza. Al Comune risultano poi attive 330 attività extralberghiere (180 affittacamere e 150 b&b), che nel 2013 erano 290. Su un sito frequentato come Airbnb, dove i privati mettono a disposizione stanze o appartamenti, abbiamo un altro migliaio di disponibilità. Per tornare alla domanda di Sala, insomma, il problema non pare siano i posti letto.
La scheda
- Mancano 187 giorni all'inizio di Expo e sono stati venduti 6 milioni di biglietti con i tour operator e oltre 12 mila dal sito della società di gestione
- A Milano sono disponibili circa 56 mila posti letto, che arrivano a 500 mila se si ci si sposta fino a un'ora di distanza. In Comune sono registrate 330 attività, fra affittacamere e b&b. Su siti privati, come Airbnb, l'offerta per Milano supera le mille disponibilità divise in varie formulazioni - Fonte: Corriere della Sera (di Elisabetta Soglio)