EUROPEI E VIAGGI: LA PAURA DEI COSTI NON FERMA LA VOGLIA DI PARTIRE
Il 40% degli europei è preoccupato per l’aumento dei costi di viaggio alla luce della crescita del costo della vita.
L’appetito per i viaggi tuttavia, tra gli europei sta crescendo, con il 70% di essi che sta organizzando un viaggio nei prossimi sei mesi, segnando un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Oltre la metà di loro addirittura, intende viaggiare almeno due volte.
Questo è il quadro che emerge dal Monitoring Sentiment for Domestic e Intra-European Travel- Wave 13 della European Travel Commission (ETC), che fornisce informazioni sulle intenzioni e le preferenze di viaggio degli europei a breve termine.
Complessivamente, il 52% dei viaggiatori ha detto che il conflitto non avrà alcun effetto diretto sui loro piani di viaggio nei prossimi mesi e soltanto il 5% degli intervistati ha affermato che la preoccupazione legate alla pandemia ha impedito loro di pianificare uno spostamento.
Nel commentare la ricerca Luís Araújo, il presidente di ETC, ha dichiarato: “Sebbene la crisi del costo della vita sia un’altra sfida innegabile per il turismo in Europa, ETC è rincuorata nel vedere che il viaggio rimane una priorità per gli europei. Ora è della massima importanza garantire un’industria più resiliente, sostenendo la transizione digitale e ambientale e mettendo le persone al centro dello sviluppo”.
Quello che, nello specifico, preoccupa il 23% degli intervistati è il costo del viaggio mentre il 17% teme gli effetti dell’inflazione sulle finanze personali.
Fonte = GUIDA VIAGGI 03/11/22
L’appetito per i viaggi tuttavia, tra gli europei sta crescendo, con il 70% di essi che sta organizzando un viaggio nei prossimi sei mesi, segnando un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Oltre la metà di loro addirittura, intende viaggiare almeno due volte.
Questo è il quadro che emerge dal Monitoring Sentiment for Domestic e Intra-European Travel- Wave 13 della European Travel Commission (ETC), che fornisce informazioni sulle intenzioni e le preferenze di viaggio degli europei a breve termine.
Sempre più spostamenti tra Paesi europei
Quello che sta sensibilmente crescendo, secondo il report, è il sentiment per i viaggi intraeuropei con il 62% degli intervistati che pianifica spostamenti nei Paesi dell’Unione nella stagione invernale. Tutto questo, mentre gli impatti del Covid-19 e della guerra in Ucraina incidono sempre meno sulle intenzioni di prenotare.Complessivamente, il 52% dei viaggiatori ha detto che il conflitto non avrà alcun effetto diretto sui loro piani di viaggio nei prossimi mesi e soltanto il 5% degli intervistati ha affermato che la preoccupazione legate alla pandemia ha impedito loro di pianificare uno spostamento.
Nel commentare la ricerca Luís Araújo, il presidente di ETC, ha dichiarato: “Sebbene la crisi del costo della vita sia un’altra sfida innegabile per il turismo in Europa, ETC è rincuorata nel vedere che il viaggio rimane una priorità per gli europei. Ora è della massima importanza garantire un’industria più resiliente, sostenendo la transizione digitale e ambientale e mettendo le persone al centro dello sviluppo”.
Quello che, nello specifico, preoccupa il 23% degli intervistati è il costo del viaggio mentre il 17% teme gli effetti dell’inflazione sulle finanze personali.
Stessa spesa, ma meno giorni
I budget di viaggio stanno rimanendo sugli stessi livelli da settembre 2021 ma si sta riducendo la durata dei soggiorni: cresce la scelta delle 3 notti ( passata dal 18% del 2021 al 23%) mentre i viaggi più lunghi di 7 o più notti perdono 9 punti percentuali e si fermano al 37% delle preferenze. Il 32% degli intervistati inoltre, prevede di spendere per il prossimo viaggio tra 500 e 1000 euro a persona, compresi alloggio e trasporto. Polacchi, olandesi e svizzeri è possibile che arrivino a spendere anche più di 2000 euro a persona per singolo viaggio.I più penalizzati sono i giovani
La generazione Z ( 18-24 anni) in questo momento ha meno probabilità di viaggiare. Oltre il 70% degli europei con più di 45 anni al contrario, sta pianificano uno spostamento nei prossimi sei mesi, con un interesse che si rivolge prevalentemente a viaggi in città e destinazioni ricche di storia e cultura. Per tutte le fasce d’età, la Francia è il paese più popolare da visitare nei prossimi sei mesi (11%), seguita da Spagna e Italia (entrambe 9%), e poi dalla Germania (7%). Anche la Croazia (5%) e la Grecia (6%) sono mete popolari tra gli intervistati.Fonte = GUIDA VIAGGI 03/11/22