Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
News Turismo
EUROPEI E VIAGGI: LA PAURA DEI COSTI NON FERMA LA VOGLIA DI PARTIRE

EUROPEI E VIAGGI: LA PAURA DEI COSTI NON FERMA LA VOGLIA DI PARTIRE

03 Novembre 2022
Il 40% degli europei è preoccupato per l’aumento dei costi di viaggio alla luce della crescita del costo della vita.
L’appetito per i viaggi tuttavia, tra gli europei sta crescendo, con il 70% di essi che sta organizzando un viaggio nei prossimi sei mesi, segnando un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Oltre la metà di loro addirittura, intende viaggiare almeno due volte.

Questo è il quadro che emerge dal Monitoring Sentiment for Domestic e Intra-European Travel- Wave 13 della European Travel Commission (ETC), che fornisce informazioni sulle intenzioni e le preferenze di viaggio degli europei a breve termine.

Sempre più spostamenti tra Paesi europei

Quello che sta sensibilmente crescendo, secondo il report, è il sentiment per i viaggi intraeuropei con il 62% degli intervistati che pianifica spostamenti nei Paesi dell’Unione nella stagione invernale. Tutto questo, mentre gli impatti del Covid-19 e della guerra in Ucraina incidono sempre meno sulle intenzioni di prenotare.
Complessivamente, il 52% dei viaggiatori ha detto che il conflitto non avrà alcun effetto diretto sui loro piani di viaggio nei prossimi mesi e soltanto il 5% degli intervistati ha affermato che la preoccupazione legate alla pandemia ha impedito loro di pianificare uno spostamento.
Nel commentare la ricerca Luís Araújo, il presidente di ETC, ha dichiarato: “Sebbene la crisi del costo della vita sia un’altra sfida innegabile per il turismo in Europa, ETC è rincuorata nel vedere che il viaggio rimane una priorità per gli europei. Ora è della massima importanza garantire un’industria più resiliente, sostenendo la transizione digitale e ambientale e mettendo le persone al centro dello sviluppo”.
Quello che, nello specifico, preoccupa il 23% degli intervistati è il costo del viaggio mentre il 17% teme gli effetti dell’inflazione sulle finanze personali.

Stessa spesa, ma meno giorni

budget di viaggio stanno rimanendo sugli stessi livelli da settembre 2021 ma si sta riducendo la durata dei soggiorni: cresce la scelta delle 3 notti ( passata dal 18% del 2021 al 23%) mentre i viaggi più lunghi di 7 o più notti perdono 9 punti percentuali e si fermano al 37% delle preferenze. Il 32% degli intervistati inoltre, prevede di spendere per il prossimo viaggio tra 500 e 1000 euro a persona, compresi alloggio e trasporto. Polacchi, olandesi e svizzeri è possibile che arrivino a spendere anche più di 2000 euro a persona per singolo viaggio.

I più penalizzati sono i giovani

La generazione Z ( 18-24 anni) in questo momento ha meno probabilità di viaggiare. Oltre il 70% degli europei con più di 45 anni al contrario, sta pianificano uno spostamento nei prossimi sei mesi, con un interesse che si rivolge prevalentemente a viaggi in città e destinazioni ricche di storia e cultura. Per tutte le fasce d’età, la Francia è il paese più popolare da visitare nei prossimi sei mesi (11%), seguita da Spagna e Italia (entrambe 9%), e poi dalla Germania (7%). Anche la Croazia (5%) e la Grecia (6%) sono mete popolari tra gli intervistati.

Fonte = GUIDA VIAGGI 03/11/22