European Tourism Manifesto: le priorità per superare la crisi
Coordinamento tra i paesi dell’Ue nella fase d’emergenza Covid-19 e sostanzioso sostegno economico nella fase di rilancio del settore dei viaggi non appena terminata l’emergenza. È quanto invocato dall’alleanza dell’European Tourism Manifesto – composto tra gli altri dall’Ectaa, Aci Europe, Clia Europe, A4E, Etoa, Wttc, Etc e altre sigle internazionali della filiera turistica e dei trasporti, ha diffuso in queste ore una sua dichiarazione.
Le associazioni, quindi, evidenziano come “gli effetti dell’epidemia si stanno già avvertendo in tutta l’economia globale. L’attività economica è diminuita e questo forte rallentamento provocherà una significativa recessione in tutte le aree colpite dal Covid-19. Il settore dei viaggi è particolarmente danneggiato con milioni di posti di lavoro a rischio”.
A questo punto il sostegno al comparto deve essere una priorità assoluta nella risposta alla crisi, nelle risposte dei governi nazionali ad un rilancio economico che si preannuncia difficile. Nell’appello viene chiesto “l’immediata attuazione delle misure preannunciate dalla Commissione europea, che andranno rafforzate per favorire la resilienza del settore a lungo termine e predisporre le condizioni per un rilancio dei servizi turistici”.
Tra le misure invocate dall’European Tourism Manifesto vengono enunciati “gli aiuti statali temporanei per il settore turistico, l’accesso rapido e semplificato ai prestiti a breve e medio termine per ovviare alla carenza di liquidità, compresi i fondi messi a disposizione dall’Ue tramite il Corona Response Investment. E ancora un soccorso fiscale sia dal mercato di origine che di destinazione, per tutte le Pmi e gli operatori economici di tutte le dimensioni, norma appropriate per la tutela dell’occupazione e la protezione dei lavoratori per far fronte alla perdita di reddito (regimi di lavoro a breve termine, congedi temporanei), sostegno ai lavoratori autonomi del turismo ed un differimento di contributi sociali e fiscali”.
Altre misure riguardano la sospensione temporanea della normativa sugli slot aeroportuali, un coordinamento tra i paesi dell’Ue circa i requisiti per i viaggiatori interessati al rimpatrio nei propri Paesi di residenza. Ed appena sarà conclusa la fase d’emergenza il manifesto europeo, per il pieno rilancio del settore dei viaggi, chiede la semplificazione delle norme sui visti per i mercati a lungo raggio, la riduzione o rinunzia alle tasse dei viaggiatori come i diritti aeroportuali, le tasse di soggiorno, un adeguato supporto alle destinazioni con incremento del budget per la promozione e le attività di marketing.
Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 17/03/20