Esenzione Imu e bonus vacanze per provare a salvare il turismo
Credito d'imposta del 60% per le spese degli affitti. Nasce Fondo per difendere il «brand Italia»
Marzio Bartoloni
Il turismo e l'industria alberghiera sono i settori più colpiti dall'emergenza Covid-19 con oltre il 96% del personale in cassa integrazione. E il Governo nel Dl Rilancio ha messo sul piatto tra misure dirette e indirette (quelle generali che impattano anche il settore come l'esenzione Irap) circa 4 miliardi con l'invito del premier Giuseppe Conte a tutti gli italiani a trascorrere le vacanze in Italia. Il mondo del turismo, però, si dice deluso e aspetta nuove misure tagliate sulle imprese . Nel menù degli interventi il piatto forte è il bonus vacanze che vale 2,4 miliardi (articolo 176) che prevede un contributo fino a 500 euro per soggiorni in Italia presso imprese turistiche ricettive e bed & breakfast. Possono ottenere il contributo i nuclei familiari con Isee fino a 40mila euro. L'importo varia in base alla numerosità del nucleo familiare: 150 euro per i single; 300 euro per due persone; 500 euro da tre o più persone. Il contributo potrà essere speso dal 1 luglio al 31 dicembre 2020 nella misura dell'80% come sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura e nel restante 20% come detrazione d'imposta sul reddito. Le strutture ricettive potranno cedere il credito ai propri fornitori, a privati, agli istituti di crediti o intermediari finanziari. E proprio per rilanciare il turismo in Italia il decreto (articolo 179) crea un fondo da 20 milioni per la promozione anche attraverso l'Enit. L'altro piatto forte per dare ossigeno alle imprese turistiche è l'esenzione della prima rata dell'Imu per il 2020. Saranno esentati in particolare gli stabilimenti balneari marittimi, fluviali e lacuali, gli stabilimenti termali e gli immobili di strutture alberghiere ed extra alberghiere, per entrambe le quali l'esenzione si applica alle imprese proprietarie degli immobili a condizione che i proprietari siano anche gestori dell'attività. A fronte di questa esenzione viene istituito un fondo per il ristoro ai Comuni delle minori entrate. Il bonus autonomi da 600 euro viene esteso al settore. In particolare i lavoratori stagionali dei settori del turismo non titolari di rapporto di lavoro dipendente o privi di accesso a forme di integrazione salariale, riceveranno un'indennità di 600 euro anche ad aprile e di 1.000 euro a maggio. È prorogata poi di 9 settimane la cassa integrazione per i lavoratori delle imprese turistiche, delle fiere e dei congressi che, eccezionalmente per il settore turistico, potrà essere utilizzata in via continuativa. Nasce poi un Fondo turismo da 150 milioni (articolo 178) nel biennio 2020-2021 per la salvaguardia del «brand Italia» da speculazioni o dall'aggressione di capitali frutto di riciclaggio dei proventi della criminalità organizzata. Queste risorse assegnate nel biennio 2020-2021 verranno utilizzate, anche con Cassa Depositi e Prestiti, per l'acquisizione, la valorizzazione e la ristrutturazione di immobili destinati a attività turistiche e ricettive. È istituito (articolo 182) poi un fondo di 25 milioni di euro per sostenere con contributi a fondo perduto le agenzie di viaggio e i tour operator che hanno subito perdite a causa dell'emergenza Covid-19. Per le imprese del settore turistico ricettivo con fatturato fino a 5 milioni di euro e per gli alberghi senza limiti di fatturato è previsto poi un credito d'imposta del 60% delle spese per gli affitti degli immobili in cui si svolgono le attività. Questo credito è riservato alle imprese che hanno avuto una perdita del fatturato del 50% o più. Infine le imprese e gli operatori turistici, con un fatturato fino a 5 milioni di euro, riceveranno un contributo a fondo perduto per il 2020 per un importo proporzionale alla riduzione del fatturato e dei corrispettivi nel periodo compreso tra aprile 2019 e aprile 2020. Confermata inoltre la proroga, già prevista, delle concessioni balneari fino al 2033.
Fonte = IL SOLE 24 ORE 28/05/20