Epiro, tutto l'anno tra enogastronomia e turismo attivo
Se ti affacci al “balcone” di Leuca, estemità pugliese d’Italia, all’orizzonte – oltre il mare, oltre Corfù – puoi intravederlo: è l’Epiro, in greco antico Ḗpeiros, che sta per “terraferma”. Su questa regione al confine con l’Albania, così vicina al nostro paese ma per molti italiani ancora poco conosciuta, l’Ente del Turismo Ellenico ha acceso i riflettori in una serata all’Ambasciata Greca di Roma.
A fare gli onori di casa, oltre alla direttrice dell’ente Kyriaki Boulasidou, il viceprefetto dell’Epiro Konstantinos Siaravas. In una sala gremita, specchio di un interesse sempre maggiore da parte di operatori e stampa, sono stati snocciolate le attrazioni della regione: «Una terra che unisce mare e montagne, che offre un’ottima enogastronomia, perfetta meta di viaggio dodici mesi l’anno, anche per un weekend lungo», ricorda Boulasidou.
Le fa eco il viceprefetto: «La nostra terra – ricorda – è l’ideale per un turismo attivo. E dunque: caccia, pesca, trekking, rafting, cicloturismo, gare di corsa per locali e stranieri, sempre a contatto con una natura autentica. E la gran parte delle strutture ricettive, è bene ricordarlo, sono di alto livello, adatte al viaggiatore italiano».
Dati alla mano, ha preso la parola anche Zenia Georgiadou, managing director della società Encore (Maximizing Entrepreneurial Results), con sede a Salonicco: «L’Epiro è ben collegata all’Italia via mare e via aereo. Luglio, agosto e settembre sono i mesi clou, con il maggior numero di voli sugli aeroporti di Ioannina e Aktio. Igoumenitsa, gate d’ingresso per la regione, accoglie numerosi italiani in arrivo con i traghetti da Ancona, Bari e Brindisi e sono sempre più le navi da crociere che fanno scalo nel suo porto».
Lo slogan dell’Epirus – nome greco – è “Breathtaking Greece for All Seasons”, dove si richiama il concetto delle quattro stagioni. Perché l’Epiro, con le sue stazioni sciistiche, è una meta adatta anche in pieno inverno. Una terra di «misteri nascosti», come sottolinea l’ente. Un concentrato di storia e cultura, mare e montagna, capace di esprimersi dodici mesi l’anno: sia nelle zone più appartate come Zagori, Metzovo e Konitza, che sulle coste, a partire da Sivota Parga.
Tra le attrazioni, oltre alla capitale Ioannina con il lago Pamvotis, c’è la zona di Preveza, affacciata sullo Ionio con spiagge di alto livello, e i 46 villaggi di Zagorochoria, immutati nel tempo, e le cascate di Tzoumerka. Quello all’Ambasciata di Grecia è stato solo uno degli eventi in programma per promuovere l’Epiro in Italia, tra le regioni su cui si concentra la strategia promozionale dell’ufficio guidato da Kyriaki Boulasidou. - Di R.R. - Fonte: L'AgenziaDiViaggi.it