Enit, i 4 pilastri del Lazzerini-pensiero
Viaggio come esperienza, città a forte vocazione turistiche a porte aperte, mappatura dei mercati per passioni e agenzie di promozione come megafoni social: sono i quattro passaggi-chiave del Fabio Lazzerini-pensiero.
Il consigliere del cda dell'Enit – protagonista a Ttg del convegno sull'intermodalità moderato da Andrea Lovelock – non ha dubbi sulle priorità che attendono il prossimo anno l’incoming italiano alla viglia del World Travel Market di Londra: «Fruibilità, accessibilità e attrattività rappresentano le linee-guida del rilancio e riposizionamento del brand Italia nel turismo mondiale. Dobbiamo allora cominciare a decentrare il turismo, sfruttando anche il fatto che il 2017 sarà l’anno dei borghi e gestire al meglio i flussi in entrata, attraverso un modello di intermodalità vincente, con formule vincenti che devono scaturire dalla combinazione aerei-treni-bus e navi. Contestualmente occorre compiere una mappatura per passioni, come stiamo già facendo all’Enit, percependo in anticipo le necessità dei viaggiatori provenienti dalle singole aree: ad esempio lo shopping per i cinesi, l’arte per i giapponesi, il divertimento e il lusso per i russi.”
E sulla congestione di talune destinazioni turistiche italiane, Lazzerini è molto esplicito: «Ciclicamente sento parlare di numero chiuso a Venezia e magari in altre nostre grandi mete turistiche, e credo che sia una autentica assurdità. Non mi sembra che al Louvre, in Francia, che da solo supera il movimento complessivo del nostro sistema museale, abbiano mai pensato di porre un limite alle visite e contingentare gli ospiti. Bisogna essere bravi ed efficienti a fronteggiare l’alta domanda, come si richiede a un paese leader quale è l’Italia».
Infine, il profondo cambiamento nel modo di viaggiare che per Lazzerini riguarda da un lato la motivazione di fondo dei viaggi, visti come esperienza di vita e come tale acquistata; dall’altro l’accelerazione nella raccolta di informazioni che la "rivoluzione social" ha reso possibile, imponendo agli erogatori di notizie suggerimenti e supporti al turista e chiamando in causa, in primis, le agenzie di promozione come l’Enit. È necessario, dunque, un adeguamento radicale: «Nel nostro caso – afferma il manager – verrà rivisto completamente il portale Italia.it, che potrebbe anche cambiare nome». Fermo restando, però, che il restyling non dovrà essere solo di forma. - Fonte: L'AgenziaDiViaggi.it