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Eisenaecher: da Pull a Push, l evoluzione di Big Data

Eisenaecher: da Pull a Push, l evoluzione di Big Data

06 Marzo 2014

Impronte digitali

Anzitutto la storia della raccolta dati, che in pochi anni è passata dal sistema  pull al modello  push . Vuol dire, come l'ha ripercorsa Eisenhacher per i 500 delegati della Technology Convention, «che prima i ricercatori dovevano intervistare la gente sulla strada e fare proiezioni statistiche sulle risposte. Mentre ora i viaggiatori e i clienti ci forniscono da soli questi dati, quando lasciano impronte digitali utilizzando siti e app, servizi cloud, quando acquistano online servizi alberghieri o musica, quando guardano video in streaming. Ogni acquisto digitale, ogni click o richiesta fornisce informazioni di valore sui nostri interessi e bisogni, e sul modo in cui ci piace comprare».

A cambiare le cose naturalmente è stata la velocità esponenziale dell'evoluzione tecnologica: «Perché fino poco meno di 10 anni fa  ha sottolineato Eisenaecher  dovevamo spostare i dati, stivarli in magazzini e poi strutturarli in tavole che ne consentissero l'analisi. Era un'operazione lenta, non molto efficiente e poco utilizzabile, su volumi limitati. Ora non dobbiamo neppure più stivarli, la tecnologia ci consente di analizzarli dove esistono, e questo ci offre uno sguardo del tutto nuovo sui loro significati».

Dunque la tecnologia schiude il potenziale contenuto in enormi volumi di dati, rintracciando modelli e informazioni che ai grandi player consentono di predire il comportamento futuro dei consumatori. «La comprensione e l'analisi approfondita daranno senso ai dati, consentiranno realmente di prevedere la domanda, e di personalizzare la risposta sulle preferenze di ogni singolo viaggiatore».

Da Big Data a Smart Data

E tuttavia neppure Big Data funziona da sé, ma richiede l'utilizzo creativo dei dati, un'analisi lucida dei modelli ricorrenti, dai quali trarre previsioni e orientamenti. «Insomma dobbiamo passare da Big Data a Smart Data  dice Eisenaecher  per immaginare come sarà fra 10 anni un mondo determinato dai dati».

L'evoluzione dell'e-travel e della tecnologia di settore è uno dei temi forti di ITB, che al segmento dedica da molti anni una vasta area espositiva in cui oltre il 90% degli espositori sono repeater, inclusi gli specialisti di Sabre Hospitality Solutions e Sabre Travel Network, puntuali all'appuntamento berlinese. E anche la Travel Technology Convention in cui è appena intervenuto Eisenaecher, evento di fortissimo richiamo internazionale, organizzata con gli specialisti di PhoCusWright; e in parallelo un e-Travel Lab di quattro giorni, fitto di interventi e presentazioni.

In primo piano quest'anno le tendenze trainanti, da Big Data alle tecnologie da indossare, la protezione della comunicazione mobile e il trip planning, le app e il blogging, fino a questioni centrali come il calcolo del Roi (return on investment) e il monitoraggio dei social media. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web