Egitto, incentivi a voli e t.o. «Obiettivo 700mila italiani»
Numeri da record per l’Egitto in questa prima parte del 2023 con un aumento del 48% di visitatori rispetto al 2022 e una previsione di 15 milioni di turisti attesi nel Paese. Di questi ben 700mila dovrebbero essere gli italiani che visiteranno il Paese entro la fine dell’anno. Numeri oltre i livelli pre Covid, che collocano il Paese in cima alla lista delle destinazioni turistiche mondiali.
Un recupero importante dopo gli anni bui della pandemia e che va oltre le previsioni più ottimistiche del ministero del Turismo e delle Antichità egiziano, la cui politica di sostegno al settore, strutturata in un Piano nazionale a lungo termine, è stata illustrata nella sede romana dell’Ambasciata dal ministro Ahmed Eissa, affiancato dall’Ambasciatore per l’Italia Bassam Rady.
«L’obiettivo è portare l’industria del turismo a un +25-30% annuo con una politica di sostegno al settore privato che dovrebbe guidare la crescita e nel contempo garantire norme a tutela del comparto, per evitare cattive pratiche a volte emerse nel passato», ha dichiarato il ministro.
Ma cosa prevede a livello commerciale, sul lungo periodo, la strategia egiziana per il turismo? Un ruolo rilevante è riservato alle azioni di comarketing con i tour operator per campagne ad hoc, la cui copertura finanziaria è assicurata per circa il 50% dal governo stesso.
Focus importante anche sui voli: «È previsto – ha annunciato Ahmed Eissa – un aumento dei collegamenti dall’estero, ma anche di quelli domestici. Per questo Air Cairo ha introdotto nuovi Atr per il ripristino di diverse linee dirette dalle maggiori città europee. Fronte low cost e charter, abbiamo stabilito di erogare un supporto economico per le compagnie con un volato di almeno 1 milione di passeggeri negli scali principali. Ad oggi, sono decine i vettori che beneficiano di questo programma, da Neos a easyJet, fino a Wizz Air, così come gli operatori che organizzano voli charter».
È incluso nel programma di rilancio anche un altro comparto strategico: quello crocieristico, per cui sono previste importanti novità. «È un settore che negli ultimi dieci anni ha beneficiato di minori investimenti di quanto meritasse – ha ammesso il ministro – Invece, le richieste sono tante ed è un settore in forte crescita. Per questo stiamo lavorando molto rapidamente per aumentare l’insufficiente numero di posti/camere nelle navi da crociera con investimenti senza precedenti anche per la costruzione di nuovi porti di approdo, allo scopo di offrire nuove rotte e nuovi itinerari».
Nel piano di rilancio forte anche l’attenzione alla sostenibilità – l’Egitto, è bene ricordarlo, ha ospitato di recente la Cop27 – con nuove regole che mirano a ridurre le emissioni di anidride carbonica nei siti turistici, a preservare l’ambiente marino, e a rendere più green hotel e strutture ricettive.
Eppure, in tutto ciò, continua a esserci un neo che riguarda il nostro Paese: la mancanza, dopo la chiusura degli uffici romani dell’Egyptian Tourism Authority, di un direttore della promozione turistica dedicato al mercato italiano, che per ora fa capo alla sede di Berlino.
Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 15/06/23