Dove il Futuro è già arrivato
Ci sono dei poli di attrazione turistica, sparsi per il mondo, che permettono di visitare e di accorpare più luoghi nel corso di un medesimo viaggio. Le aree più urbanizzate degli Stati Uniti e del Canada, per esempio, offrono diverse opzioni in questo senso, ma si tratta quasi sempre di località off limits nella stagione fredda a causa delle temperature eccessivamente rigide.
È il caso del Nordest degli Stati Uniti, ma anche della regione dei Grandi Laghi. Un'area che si sottrae a questa dura legge metereorologica, però, esiste ed è rappresentata dal triangolo ai cui vertici si trovano Seattle, Vancouver e Victoria, città che si prestano a essere visitate nel loro insieme in qualsiasi periodo dell'anno, compresi i periodi meno ospitali.
Qui il clima, infatti, è sorprendentemente mite rispetto agli standard del Canada e degli Stati settentrionali degli Stati Uniti, il che è da attribuire al prodigioso effetto mitigatore del Pacifico. Vancouver e Seattle hanno un clima molto simile. In entrambe, la neve è merce rara: al livello del mare, infatti, nevica pochissimi giorni l'anno, la temperatura scende di poco sotto lo zero e, in ogni caso, non lo fa mai per troppi giorni di seguito.
La probabilità di trovare pioggia e cielo coperto, però, è sempre alta: statistiche alla mano, i mesi più piovosi sono quelli compresi tra novembre e marzo, mentre il periodo meno a rischio va da maggio ad agosto. Discorso a parte va fatto per Victoria, pittoresca capitale della Columbia Britannica.
Essendo situata sull'Isola di Vancouver (che non ha nulla a che fare con la città omonima), essa vanta un clima addirittura migliore, essendo maggiormente influenzato dagli effetti benefici dell'oceano, con molte più giornate di sole rispetto alle altre due città, meno pioggia e praticamente niente neve. In millimetri annui, la pioggia di Victoria è esattamente la metà rispetto a quella registrata a Vancouver: un dato sorprendente se si considera che i due principali centri abitati della Columbia Britannica sono separati da appena 90 chilometri in linea d'aria. Le tre città sono molto ben collegate: la distanza tra Vancouver e Seattle può essere coperta in treno in meno di quattro ore (Amtrak, 40-70 euro) e in quattrocinque ore in autobus (Greyhound, 20-35 euro). I collegamenti via mare tra Vancouver (Tsawwassen) e Victoria (Swartz Bay) sono assicurati dai traghetti BC Ferries (12 euro per il passeggero, 40 euro circa per un'auto media) che operano almeno otto volte al giorno e impiegano poco più di un'ora e mezzo a coprire il percorso. Attenzione, perché entrambi gli scali marittimi distano alcune decine di chilometri dal centro delle rispettive città di riferimento, realisticamente, occorrono circa quattro ore. La centralissima Inner Harbour di Victoria è collegata con gli Stati Uniti dai traghetti della Black Ball Ferry Line a Port Angeles (15 euro circa per il passaggio ponte, 60 euro per un'automobile media) e per mezzo di barche veloci della compagnia Clipper che sbarca i passeggeri direttamente al Waterfront di Seattle (85-100 euro per il solo passeggero). Non mancano i trasporti aerei. Vancouver e Seattle sono collegate da voli diretti forniti da almeno cinque compagnie aeree: Air Canada, Alaska Airlines, American Airlines, Delta e WestJet (120-200 euro); Victoria è collegata a Vancouver e Seattle con idrovolanti che partono dall'Inner Harbour e che ammarano nelle centralissime Coal Harbour (Harbour Air, 160-180 euro) e Lake Union (Kenmore Air, circa 150 euro).
Fonte = CLASS dicembre 2018