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Decreto dignità: via libera della Camera, voucher per il settore turistico

Decreto dignità: via libera della Camera, voucher per il settore turistico

Il testo passa in seconda lettura al Senato. I buoni lavoro potranno essere utilizzati anche dalle aziende alberghiere, di dimensioni ridotte, con massimo 8 dipendenti

Il decreto dignità ha il via libera dell'Aula della Camera. L'assemblea di Montecitorio ha approvato il provvedimento con 312 sì, 190 no e 1 astenuto. Il provvedimento ora passa all'esame del Senato.

Dall'estensione degli sgravi per le assunzioni alla reintroduzione dei voucher per il settore turistico tra le novità introdotte al testo approvato dal consiglio dei ministri all'inizio di luglio e pubblicato in gazzetta ufficiale il 13 luglio scorso. 

Il provvedimento è composto da quattro grandi macrocapitoli. Il primo riguarda la stretta sui contratti a termine, con la reintroduzione delle causali, la riduzione delle proroghe a 4 e della durata massima a 24 mesi dai 36 attuali. Il secondo include le misure contro le imprese che incassano contributi pubblici e poi si trasferiscono all'estero, con l'introduzione di una sanzione da 2 a 4 volte il beneficio ricevuto. Il terzo capitolo introduce una serie di restrizioni contro il mondo del gioco d'azzardo e in particolare sugli spot in tv che diventano fuorilegge. L'ultimo riguarda l'abolizione dello split payment per i professionisti e il rinvio della scadenza dello spesometro da fine novembre a fine febbraio 2019.

Il tema dei voucher
Per quanto riguarda i voucher, le piccole imprese saranno favorite dall'estensione dei nuovi buoni lavoro, come si legge su fonti di stampa, potranno essere utilizzati non più solo dalle aziende agricole, ma anche da quelle alberghiere, ma di dimensioni ridotte, con massimo 8 dipendenti. Potranno essere utilizzati come forma di pagamento per il lavoro di pensionati, disoccupati, studenti fino a 25 anni e percettori di forme di sostegno al reddito. E' stato deciso che la durata massima dell'utilizzo sale da tre a dieci giorni.

Chi potrà usarli?
Panorama.it entra nel merito di chi, in ambito turistico, potrà utilizzarli, partendo dalla differenza tra piccolo albergo o piccolo ristorante, elemento importante per stabilire se un datore di lavoro potrà usare o meno i buoni che servono per remunerare le prestazioni occasionali e temporanee.

Ora i voucher torneranno in vigore con diverse limitazioni, fa presente la fonte, poiché potranno essere utilizzati esclusivamente da alcune specifiche categorie di datori di lavoro e solo per remunerare i collaboratori saltuari che rispettano determinati requisiti. 

Il limite più importante riguarda le tipologie di aziende che possono far ricorso ai voucher. Si tratta delle imprese agricole con meno di 5 dipendenti e le strutture turistiche ricettive con non più di 8 addetti. Vincolo che ha suscitato diverse polemiche, sollevando anche le proteste della Fipe, l’associazione di categoria dei pubblici esercenti, che parla di disparità di trattamento. In quanto circoscrivendo l’uso dei buoni alle sole strutture ricettive turistiche, vengono esclusi diversi esercizi commerciali come bar, ristoranti, stabilimenti balneari o discoteche. - Fonte: Guidaviaggi.it