Dal Recovery Fund al rilancio del turismo: Regioni, le istanze per Garavaglia
La costruzione di una governance del turismo, il Recovery Fund e la Bolkestein. Questi alcuni dei temi al centro del primo confronto tra la Commissione Turismo e Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni e il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, svoltosi ieri pomeriggio.
“Un confronto ampio ed approfondito che ha sancito un metodo di lavoro fondato sulla concertazione fra lo Stato e le Regioni per rilanciare il turismo nel nostro Paese”, ha commentato al termine, in una nota, il coordinatore della Commissione Turismo e Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni Daniele D’Amario.
I temi
Le due parti hanno dibattuto sulla necessità di ricostruire in tempi rapidi una governance del sistema turistico, considerando anche l’ipotesi di una cabina di regia per un confronto permanente; nonché sulle opportunità legate al Revovery Fund, lavorando su interventi strutturali per innovazione e digitale per migliorare l’offerta turistica italiana.
In merito alla questione, ancora irrisolta, della Bolkestein, la rappresentanza della Conferenza delle Regioni ha richiamato l’attenzione sui vincoli legati alla direttiva europea. “Si tratta di una questione trasversale su cui il nuovo ministero del turismo può svolgere un ruolo chiave, di regia, per individuare rapidamente soluzioni che sono quanto mai urgenti per l’economia di molte zone balneari”, ha spiegato D’Amario.
Le richieste
È stata poi condivisa “un’agenda dei lavori del prossimo futuro. Un calendario intenso che passa per diverse fasi – aggiunge D’Amario -. Ne elenco alcune: un piano di investimenti a fondo perduto affinché siano ammodernate delle nostre strutture ricettive; iniziative per facilitare l’accesso al credito; agevolazioni fiscali; sviluppo digitale con una piattaforma digitale per la governance turistica della ‘destinazione Italia’, attraverso un Dms (destination management system);qualità dell’informazione statistica con la creazione di un database delle strutture ricettive; un piano di promozione turistica dell’immagine Italia nel mondo; investimenti specifici per puntare di più su turismo sostenibilità e mobilità lenta; impegno nell’Unione Europea per la costituzione di un Fondo Europeo Speciale per il turismo;armonizzazione di standard di gestione dei servizi di informazione, accoglienza e assistenza turistica, garantendo standard ma valorizzando le peculiarità regionali; aggiornamento della normativa e della regolamentazione turistica con un Testo Unico generale”.
I temi
Le due parti hanno dibattuto sulla necessità di ricostruire in tempi rapidi una governance del sistema turistico, considerando anche l’ipotesi di una cabina di regia per un confronto permanente; nonché sulle opportunità legate al Revovery Fund, lavorando su interventi strutturali per innovazione e digitale per migliorare l’offerta turistica italiana.
In merito alla questione, ancora irrisolta, della Bolkestein, la rappresentanza della Conferenza delle Regioni ha richiamato l’attenzione sui vincoli legati alla direttiva europea. “Si tratta di una questione trasversale su cui il nuovo ministero del turismo può svolgere un ruolo chiave, di regia, per individuare rapidamente soluzioni che sono quanto mai urgenti per l’economia di molte zone balneari”, ha spiegato D’Amario.
Le richieste
È stata poi condivisa “un’agenda dei lavori del prossimo futuro. Un calendario intenso che passa per diverse fasi – aggiunge D’Amario -. Ne elenco alcune: un piano di investimenti a fondo perduto affinché siano ammodernate delle nostre strutture ricettive; iniziative per facilitare l’accesso al credito; agevolazioni fiscali; sviluppo digitale con una piattaforma digitale per la governance turistica della ‘destinazione Italia’, attraverso un Dms (destination management system);qualità dell’informazione statistica con la creazione di un database delle strutture ricettive; un piano di promozione turistica dell’immagine Italia nel mondo; investimenti specifici per puntare di più su turismo sostenibilità e mobilità lenta; impegno nell’Unione Europea per la costituzione di un Fondo Europeo Speciale per il turismo;armonizzazione di standard di gestione dei servizi di informazione, accoglienza e assistenza turistica, garantendo standard ma valorizzando le peculiarità regionali; aggiornamento della normativa e della regolamentazione turistica con un Testo Unico generale”.
Fonte = TTG ITALIA 25/02/21