Da Etihad 250 milioni per Alitalia
Secondo quanto scrive senza essere smentito il settimanale specializzato Aviation Week, la Commissione europea avrebbe avviato un'indagine formale sulla partecipazione e il controllo di diverse compagnie aeree europee, tra cui Air Berlin e Air Serbia, da parte di Etihad Airways. La Commissione dubiterebbe che gli investimenti di Etihad siano in linea con le norme dell'Ue in materia di proprietà e di effettivo controllo delle compagnie aeree. Dubbi che andranno sciolti ai fini del mantenimento dei loro diritti di traffico in Europa. La Serbia non è uno Stato membro dell'Unione Europea ma, in quanto Paese candidato, deve aderire alle politiche e agli orientamenti dell'Unione. Etihad ha una partecipazione del 49% in Air Serbia, dunque in linea con le normative comunitarie che richiedono, per il mantenimento dei diritti, che la partecipazione extraeuropea non sia maggioritaria. Tuttavia la questione sollevata è se Etihad abbia un controllo di fatto sul vettore serbo, nonostante la sua sia una partecipazione di minoranza.
La Commissione avrebbe inviato delle lettere al governo tedesco e a quello serbo per richiedere informazioni dettagliate sull'influenza di Etihad su Air Berlin e Air Serbia. Inoltre la Commissione avrebbe chiesto anche alla Svizzera di poter esaminare l'acquisto da parte di Etihad di una quota del 33,3 % di Darwin Airline. Si tratta di indagini che la Commissione può avviare di propria iniziativa ma anche su reclamo delle compagnie aeree, molte delle quali sono state colpite dall'attivismo di Etihad in Europa. Negli scorsi giorni era circolata la notizia che gli arabi stavano per portare la partecipazione in Air Berlin dal 29,2% al 49,9%, con l'intento di fonderla con Alitalia. Notizia che fonti governative italiane hanno smentito decisamente per la parte che ci riguarda.
Finita la due diligence (verifica che Etihad ha condotto sui conti di Alitalia), «stiamo aspettando di vederci per approfondire alcuni temi ed entrare nella fase negoziale» ha detto ieri l'amministratore di Alitalia, Gabriele Del Torchio. Secondo fonti della compagnia di Abu Dhabi, citata dall'agenzia Bloomberg, Etihad starebbe valutando un'offerta di almeno 250 milioni. Circa le richieste sul personale, azienda e sindacati dicono di non aspettarsi esuberi superiori a quelli emersi finora, circa 2 mila. Secondo Mauro Rossi, segretario nazionale della Filt Cgil, «l'ipotesi di una riduzione del 50% del costo del lavoro non è mai circolata neppure durante la fase di negoziato che ha portato agli ammortizzatori sociali».
Quanto alle banche, uno dei nodi sarebbe il credito vantato da Montepaschi, che la banca sarebbe indisponibile a negoziare. Infine il nodo degli scali: per Alitalia l'opzione di concedere a Malpensa un certo numero di voli intercontinentali resta critica ai fini dello sviluppo di Fiumicino. Su quest'ultimo resta l'intenzione di Etihad di acquisire una quota di Adr, aeroporti di Roma, tramite un fondo sovrano, probabilmente Adia, che ha acquisito una quota dello scalo londinese di Gatwick. - Fonte: Corriere della Sera (di Antonella Baccaro)