Curic, Croazia: "Dall'Italia oltre un milione di arrivi"
Quasi cinque milioni di pernottamenti e oltre un milione di arrivi. Le cifre non lasciano spazio a dubbi: anche quest’anno il flusso di turisti dall’Italia alla Croazia è aumentato. “Per gli arrivi - spiega Branko Curic, direttore dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo (nella foto) - l’incremento da gennaio al 10 settembre è stato del 3%, a quota, 4.970.000, mentre i pernottamenti sono in linea con lo scorso anno e arrivano a 1.041.000”.
Meglio ancora hanno fatto gli altri bacini prioritari per il Paese, come la Germania e i mercati nordeuropei, “un dato - commenta il direttore - che si spiega facilmente con la forte tendenza alla destagionalizzazione da parte della componente tedesca. Basti pensare che, in Germania, ogni Lander ha il suo periodo di vacanza, cosa che non succede in Italia. È chiaro che, essendo il flusso italiano ancora sempre molto concentrato ad agosto, i margini di crescita per il mese non possono essere elevatissimi, dato il limite fisiologico della ricettività del Paese”.
Anche per l'Italia, però, si puà incomincare a parlare di destagionalizzazione: "Siamo solo all'inizio del percorso - specifica Curic -, tuttavia i primi segnali ci sono, visto il buon andamento dei mesi primaverili".
L'ottimo rapporto tra qualità e prezzo
L'ottimo rapporto tra qualità e prezzo
Le caratteristiche vincenti sono quelle che, da sempre, favoriscono il Paese rispetto ai suoi diretti competitor: natura incontaminata, spunti enogastronomici di rilievo, testimonianze culturali interessanti e, non da ultimo, un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Un discorso, quest’ultimo, che vale anche per la ricettività d’alta gamma, “un tipo di ospitalità che gli italiani mostrano di saper apprezzare sempre di più e che garantisce standard elevati di servizio”.
Ed è proprio sulla ricettività di lusso che il Paese sta puntando per ampliare il target di clientela: “Allo stato attuale - ricorda infatti Curic - di un milione di posti letto nel Paese 500mila sono in case private e 250-300mila in campeggi. L’ospitalità alberghiera rappresenta solo il 20% del totale: le potenzialità di crescita sono enormi e allettanti, per un Paese in cui il turismo rappresenta il 20% del Pil, e gli occhi degli imprenditori sono puntati sui 4 e 5 stelle”.
Ed è proprio sulla ricettività di lusso che il Paese sta puntando per ampliare il target di clientela: “Allo stato attuale - ricorda infatti Curic - di un milione di posti letto nel Paese 500mila sono in case private e 250-300mila in campeggi. L’ospitalità alberghiera rappresenta solo il 20% del totale: le potenzialità di crescita sono enormi e allettanti, per un Paese in cui il turismo rappresenta il 20% del Pil, e gli occhi degli imprenditori sono puntati sui 4 e 5 stelle”.
A questro proposito, proprio in questi giorni è allo studio in parlamento un set di provvedimenti per agevolare gli albergatori che intendano riqualificare le proprie strutture esistenti o aprirne di nuove.
Nuovi record in arrivo
Nuovi record in arrivo
Intanto, però, sono imminenti nuovi record per il turismo croato: nei primi otto mesi di quest’anno il numero totale di arrivi è stato di quasi 15 milioni, a più 14% sul 2016, mentre i pernottamenti sono saliti a 86 milioni. Se il trend proseguirà con questi ritmi è possibile che, alla fine dell'anno, per la prima volta nella storia croata si raggiungano i cento milioni di pernottamenti. - Stefania Galvan – Fonte: TTGItalia.com