Cuba, nuova regina dei Caraibi
Sebbene il traffico turistico fra Usa e Cuba non sia tutt’ora consentito in maniera libera, per l’embargo che comunque si sta alleggerendo ed i prezzi siano ancora più alti di altre destinazioni dell’area Caraibi, l’Isla Grande esercita un fascino crescente sui viaggiatori internazionali. Con il recente annuncio che presto inizieranno i voli diretti e le crociere saranno “legittimate” all’attracco (140 all’anno) molti turisti statunitensi hanno l’Avana nei loro programmi.
Nel 2015 il turismo dagli Stati Uniti verso Cuba è aumentato del 70%, mentre sulla scorta di questi dati American Airlines, JetBlue e United Airlines stanno aspettando il momento per iniziare il servizio, subordinato alla capacità ricettiva cubana. La percezione del viaggio a Cuba è però contaminata da alcuni fattori importanti per il turista made in Usa: il wifi non è veloce, gli hotel appaiono “base” e per quello che viene offerto il prezzo è un po’ alto. Questo obiettano gli adv americani, che di contro sottolineano come per cifre inferiori la Repubblica Dominicana o la Giamaica offrano di più.
Tuttavia, presto l’area del Nord-est Usa potrebbe scegliere di lasciar perdere destinazioni fin’ora popolari quali Bahamas, Cayman Islands, Giamaica, Puerto Rico e Yucatan per la “novità” Cuba. L’alternativa, per non perdere definitivamente traffico? Utilizzare il modulo del “multi-destination package” aggiungendo Cuba a un itinerario di island hopping più esteso, per soddisfare la curiosità del mercato che per oltre 50 anni ha dovuto rinunciare all’Isla Grande. - Fonte: TravelQuotidiano,com