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Cuba, agenzie Usa nella lobby anti-embargo

Cuba, agenzie Usa nella lobby anti-embargo

L’embargo è stato allentato, ma il blocco resta. Così, negli Stati Uniti è nato Engage Cuba, un gruppo di pressione creato per rimuovere le restrizioni che tuttora limitano i viaggi degli americani nell’Isla Grande. Tra i membri fondatori c’è anche l’Asta, l’associazione delle agenzie di viaggi, che va ad affiancarsi al National Foreign Trade Council, alla National Association of Manufacturers, alla Consumer Electronics Association e al Council of the Americas. Tra le organizzazioni affiliate ci sono anche il Center for Democracy in the Americas e il Cuba Study Group, oltre a una serie di aziende private come Choice Hotels e Procter & Gamble.

Il lancio del gruppo, martedì scorso, è stato ufficializzato attraverso uno spot di 30 secondi sulle reti tv Fox News, MSNBC e CNBC. Il messaggio pubblicitario, dal titolo “Guess What?”, era incentrato su un paradosso: i cittadini statunitensi possono viaggiare in Corea del Nord, ma non hanno la possibilità di prenotare un volo per Cuba. Secondo alcuni calcoli, il blocco manderebbe in fumo 5,9 miliardi di dollari l’anno di esportazioni dagli Usa.

«I benefici della rimozione completa dell’embargo supererebbero i confini dell’isola – afferma Zane Kerby, ceo di Asta – Gli effetti riguarderebbero anche le aree limitrofe, favorendo la nascita di nuove rotte, tour e servizi per le agenzie».

Engage Cuba, presieduta da James Williams, punta a orientare l’opinione pubblica attraverso pubblicità tradizionale e sui social media, ma l’azione di lobbying prevede anche il pressing sul Congresso. - Fonte: l'Agenziadiviaggi.it