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Crociere, record e cambi di rotta per le tensioni nel Mediterraneo

Crociere, record e cambi di rotta per le tensioni nel Mediterraneo

28 Aprile 2015

Il mercato che non conosce crisi, nonostante a livello internazionale la crisi non cenni a farsi da parte, fa i conti con un mondo in fermento. Tocca proprio alle crociere sperimentare per prime le tensioni geopolitiche che, soprattutto nel Mediterraneo, rischiano di sconvolgere ulteriormente una scena già di per sé complessa.

Il punto di partenza, la fotografia cioè più recente che si possa scattare di questo comparto, riguarda i dati del 2014. Dati che, nonostante il perdurare di uno stato recessivo all'interno dell'Europa, confermano appunto come il mercato delle crociere continui a crescere. Secondo l'analisi della Clia Europe (Cruise Lines International Association), l'associazione che riunisce gli armatori del business croceristico del Vecchio Continente, il mercato europeo registra un aumento dello 0,5%, rispetto al 2013, con un record di viaggiatori: 6.387.000. Una crescita lieve, insomma, ma costante. I passeggeri europei, infatti, erano 4,42 milioni nel 2008, quasi due milioni in meno. L'Italia, con 842.000 passeggeri, si conferma il terzo mercato europeo, nonostante una decremento del 3,1% generato dalla minor capacità delle navi posizionate nel Mediterraneo.

Il primo mercato europeo è invece diventata la Germania, con 1,77 milioni di passeggeri. Una crescita percentuale di 5 punti rispetto all'anno precedente, grazie soprattutto all'aumento di capacità da parte delle flotte dei marchi tedeschi Aida (che fa capo a Costa Crociere) e Tui Cruises. La Francia fa registrare una crescita considerevole (13,7%), consolidando la sua posizione di quarto mercato in Europa, mentre il mercato scandinavo cresce del 5,6%. Nel Regno Unito è stata invece registrata una flessione del 4,8% nel numero di croceristi, dovuto alla riduzione nel numero di navi in partenza da quel paese nel 2014. Continua infine il declino della Spagna (-4,5%), sebbene a ritmi inferiori rispetto ai precedenti due anni, a causa della ridotta capacità nel Mediterraneo e della fine operazioni del marchio Iberocruceros. Centrale, ovviamente, nella sfida europea, è la partita che si sta giocando e si andrà a giocare nel Mediterraneo.

E da questo punto di vista le tensioni recenti provocate dall'attentato in Tunisia hanno già indotto le principali compagnie armatoriali a rivedere i loro piani. Di fronte una costa meridionale del "Mare Nostrum" sempre più inquieta i big del settore rilanciano puntando sulle ali, le coste occidentali (Spagna, Francia) e quelle orientali (Crozia, Grecia, Turchia), senza dimenticare gli approdi italiani (soprattutto Sicilia e Sardegna) che potrebbero trovare ulteriore slancio nei prossimi mesi. Dalla Liguria, home port delle due principali compagnie europee, Costa e Msc, si studiano i nuovi piani d'azione, con l'obiettivo di conservare una posizione di leadership e di resistere all'attacco delle altre compagnie che guardano con sempre maggiore interesse al Mediterraneo, a cominciare dall'americana Royal Caribbean (secondo gruppo al mondo dopo Carnival a cui fa capo anche Costa), che si prepara a lanciare proprio nel Mediterraneo il colosso dei mari, la "Allure of the Seas", la più grande nave da crociera mai costruita al mondo con le sue 220mila tonnellate di stazza lorda. Che il mercato europeo parli comunque italiano lo confermano ovviamente i numeri.

Analizzando nuovamente i dati Clia, nel 2014, nei principali mercati dell'Europa continentale, 5 croceristi su 10 hanno trascorso le loro vacanze a bordo di navi del Gruppo Costa. «Essere leader nei maggiori mercati europei è un incentivo a offrire ai nostri ospiti esperienze di vacanza uniche e il miglior servizio possibile. In Europa continentale cinque clienti su dieci hanno già prenotato una crociera con noi. Espanderemo la nostra posizione di leader in Europa e anche in Asia, con una grande varietà di innovazioni e una crescita sostenuta». ha spiegato Michael Thamm, amministratore delegato di Costa commentando i dati Clia. Nel dettaglio Costa in Italia è al primo posto.

Anche in Germania, che al momento è il principale mercato delle crociere in Europa e il secondo al mondo dopo gli Usa, è leader indiscusso con i marchi Aida e Costa. in Francia ha una forte posizione di leadership, con una quota di mercato del 45% circa. Anche in Spagna il gruppo Costa è al primo posto, con una quota del 40%. Ma la compagnia è numero uno anche in Cina. In questo mercato in rapida crescita, circa 4 prenotazioni su 10 sono fatte su navi Costa. Non da meno è la sfida che sta giocando anche Msc Crociere che ha appena varato un piano da cinque miliardi di euro che le consentiranno di avere a disposizione altre sette navi.

Una sfida impostata sulla crescita di cui beneficeranno in modo evidente i porti italiani. Il 2015, infatti, sarà un anno record per gli scali della Penisola. Il numero dei croceristi movimentati è infatti stimato in 10,9 milioni, +5,4% rispetto al 2014. Le previsioni sono formulate nello «Speciale Crociere 2015», pubblicazione dedicata all'analisi dell'andamento del settore in Italia realizzata dalla società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica «Risposte Turismo». Nel dettaglio, le toccate nave nel 2015 saranno 4.566 (- 2,3%), con Civitavecchia, Venezia e Napoli confermati sui primi tre gradini del podio grazie, rispettivamente, a circa 2,3 milioni (+9,6%), 1,5 milioni (- 10%) e 1,2 milioni (+7,7%) di passeggeri movimentati e 806 (-3,1%), 498 (+2%) e 430 (+7,8%) toccate nave.

I PASSEGGERI Gli europei in crociera erano 4,42 milioni nel 2008, quasi due milioni in meno di oggi. L'Italia, con 842.000 passeggeri, si conferma il terzo mercato europeo, nonostante una decremento del 3,1% generato dalla minor capacità delle navi posizionate nel Mediterraneo. Primi sono diventati i tedeschi Foto: Royal Caribbean sta per lanciare nel Mediterraneo il colosso dei mari, la " Allure of the Seas ", la più grande nave da crociera di sempre. Di M.M. - Fonte: La Repubblica