Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
News Turismo
Covid inglese, quarantena per chi torna

Covid inglese, quarantena per chi torna

Per chi rientra obbligo di tamponi all'arrivo Alitalia pronta ai rimpatri Simone

Piano di rientro per gli italiani dalla Gran Bretagna, dopo il blocco delle frontiere a causa della variante del Covid. Potranno tornare i cittadini residenti nel nostro Paese o coloro che sono in condizioni di criticità e urgenza. La decisione è stata presa dalla Farnesina, dopo una consultazione con i ministeri di Salute e Trasporti. Per chi torna, tampone prima e dopo la partenza e obbligo di 14 giorni di quarantena in Italia. L'Unione europea ha invece auspicato misure coordinate tra tutti i Paesi per poter gestire i rientri. Alitalia ha dato la sua disponibilità per organizzare voli speciali per il rientro degli italiani dalla Gran Bretagna.

LONDRA
Il regalo di Natale, per gli italiani rimasti intrappolati in Gran Bretagna, sarà l'agognato ritorno a casa. Dopo il "pasticciaccio" di domenica, quando, sulla scia della "variante inglese" del Covid, il Governo Conte, nel pomeriggio, ha bloccato, senza preavviso, tutti i voli dal Regno Unito, lasciando al loro destino migliaia di connazionali, ieri è arrivata finalmente la toppa per far rientrare in Italia i cittadini, inferociti per la approssimativa gestione della crisi: circa 5mila persone si sono viste cancellare il loro volo mentre erano con un piede già in aereo. Le centinaia di chiamate, quasi tutte lamentele, che negli ultimi due giorni hanno sommerso l'Ambasciata e il Consolato italiani a Londra hanno avuto qualche effetto. Ma è dovuta scendere il campo la Ue: la Commissione ha diramato una serie di linee guida per tutti i paesi Ue su come gestire la chiusura aerea.
Niente divieto di volo assoluto, misura troppo drastica che rischia di mettere in ginocchio un'industria già allo stremo e di seminare il malcontento tra milioni di famiglie proprio sotto Natale. Ma, più pragmaticamente, riaprire gli spazi seguendo alcune direttive. I Paesi membri, tra cui l'Italia, devono scoraggiare tutti gli spostamenti e i viaggi non essenziali. Però il transito deve essere garantito. Sarebbe bastate che queste poche righe fossero arrivate domenica pomeriggio per evitare il caos negli aeroporti inglesi e migliaia di italiani abbandonati senza alcun sostegno dal Governo, con migliaia di euro andati in fumo tra biglietti inutilizzabili e tamponi a vuoto. Avrebbero potuto tranquillamente imbarcarsi e tornare in Italia, come i 31mila italiani che già sono rientrati dal Regno Unito dai primi di dicembre e che saranno sottoposti a tampone preventivo per scongiurare il rischio di portare in Italia il nuovo ceppo del virus.
Dopo la gestione alla cieca di domenica, dove ogni Paese Ue ha chiuso lo spazio aereo con il Regno Unito ma senza alcun coordinamento, è arrivato l'ordine di scuderia. Ieri a Roma, ci sono state riunioni al Ministero degli Esteri: la Farnesina ha tenuto conto delle direttive Ue. Si va verso una riapertura. Potranno riprendere i voli commerciali. Nessun rimpatrio o volo speciale, ma una riapertura dello spazio aereo. Alitalia si è subito offerta di correre in soccorso dei cittadini lasciati a terra. In un comunicato, la compagnia di bandiera ha fatto sapere di essere «pronta e disponibile» ad andare a prendere gli italiani bloccati in Gran Bretagna, dopo la sospensione dei voli: ci vogliono però indicazioni da parte del Governo o dal Ministero degli Affari Esteri. Intanto tutti i passeggeri che hanno una prenotazione fino al 6 gennaio possono chiedere il rimborso del biglietto, un cambio della prenotazione per viaggiare entro un anno, oppure un voucher dell'intero importo del biglietto. Già lo scorso marzo, durante la prima 
quarantena, aveva fatto la spola tra Londra e Roma con voli speciali. All'epoca era stata l'unico vettore a mantenere un collegamento per permettere a migliaia di italiani di scappare dalla pandemia e rimpatriare: stavolta, invece, c'è concorrenza.
Le compagnie britanniche hanno dribblato il ministro Luigi Di Maio, che domenica e lunedì era in missione a Doha, nel Qatar, e in barba al divieto hanno continuato a volare, con la "scusa" dei voli di rientro. Easyjet, pur avendo cancellato tutte le partenze verso l'Italia, ha mantenuto i collegamenti da Milano a Londra: tre al giorno i cui biglietti erano vendita anche oggi. British Airways ha biglietti per volare dall'Italia verso il Regno Unito già dopo Natale: solo per i giorni 27 e 28, definiti come "essential" per chi rientra in patria. I 5mila italiani trovatisi bloccati in aeroporto, come nel film the Terminal, ora vedono una luce in fondo al tunnel, tunnel che aveva la forma di un Natale all'estero, rinchiusi in un hotel. Per ora, però, si tratta di buone intenzioni: ancora ieri sera al Consolato non era stato comunicata alcuna riapertura dei cieli.

Fonte = IL SOLE 24 ORE 23/12/20