Così Etihad prepara la «cura» per Alitalia
E ha anche iniziato a studiare la possibilità di una collaborazione bilaterale con Alitalia: insomma, fare network tra i partner come vuole la strategia di Etihad. Alitalia, intanto, riunirà il consiglio di amministrazione martedì 26 agosto così da celebrare le nozze con gli emiri ed esamimare l'avanzamento dei vari punti del piano industriale della futura compagnia. Sul tavolo anche il problema della liquidità necessaria a garantire ossigeno alla società italiana fino al closing (resta da definire l'ammontare del prestito ponte) dell'operazione.
Il tutto mentre gli occhi restano fissi su Bruxelles, che dovrebbe dare il via libera alle nozze italo-arabe entro novembre, o al massimo a fine anno. Non è invece ancora chiaro quando si saprà chi guiderà la nuova Alitalia targata Etihad, dopo che l'ad Gabriele Del Torchio ha confermato la volontà di lasciare. La decisione spetta al board, ma appare scontato che farà sentire tutta la propria influenza sulla scelta lo stesso Hogan. L'ad di Etihad potrebbe affrontare la questione già nella sua prossima missione a Roma, in programma la prima settimana di settembre, quando tornerà insieme al suo staff per presentare la visione di Etihad al personale della compagnia italiana.
Nell'attesa, si moltiplicano le indiscrezioni sui possibili successori di Del Torchio. In pole position ci sarebbe Silvano Cassano, ex ad di Benetton, ma è circolato anche il nome del capo azienda di Alenia, Giuseppe Giordo. Mentre per la poltrona di presidente, al posto di Roberto Colaninno (che ha già annunciato il passo indietro) si fa il nome di Luca Cordero di Montezemolo, determinante nel convincere gli arabi. Alitalia è il principale tassello strategico nel «progetto europeo» di Etihad che ha già acquisito il 29% di Air Berlin, il 49% di Air Serbia, il 33,3% di Darwin Airline e il 3% di Aer Lingus. Con l'ingresso in Alitalia (con il 49%) Etihad punta a conquistare anche il ricco mercato del Nord Italia ora appannaggio di Lufthansa. La compagnia tedesca è tra quelle che più hanno alzato la voce con l'Europa, per far saltare l'intesa. - Fonte: Il Giornale