Coronavirus e turismo, Di Maio: «Al lavoro per riaprire tutti i Paesi Ue il 15 giugno: sarà il D-Day europeo»
Il ministro M5S degli Esteri e il governo trattano per evitare i «corridoi» che escludono la circolazione in Europa e far ripartire i viaggi in Italia: «Dobbiamo permettere alle nostre strutture di poter ricevere gli stranieri, è lavoro per i nostri operatori»
Il governo italiano sta trattando in Europa per evitare i cosiddetti «corridoi» che escludono la circolazione in alcuni Paesi e per far ripartire il turismo europeo il 15 giugno. Lo ha detto ieri sera il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (M5S) intervenendo alla trasmissione Frontiere, su Rai1. «Dobbiamo permettere alle nostre strutture di alta gamma di poter ricevere i turisti stranieri europei: è lavoro per i nostri operatori. Spero che gli italiani riescano ad andare in vacanza, in Italia, ma serve il turismo straniero e soprattutto quello tedesco, che rappresenta una fetta importantissima».
La necessità di una ripartenza comune
L’obiettivo è di far ripartire il turismo in tutta Europa il 15 giugno: «Sarà un po’ un D-Day europeo. La Germania punta a riaprire il 15 giugno, consigliando a alle persone di poter andare in vacanza in altri Paesi europei, con l’Austria lavoreremo e stiamo lavorando anche con altri Stati Ue. Cerchiamo di ripartire tutti assieme. Spero che tutti gli italiani che potranno, vadano in vacanza in Italia ma serve anzitutto il turismo straniero - ha aggiunto Di Maio -. Siamo riusciti a far dire all’Europa che non possono esistere corridoi turistici per escludere l’Italia. Ho sentito il ministro austriaco, abbiamo concordato un percorso comune. Ha detto chiaramente che se vorranno venire turisti tedeschi in vacanza in Italia non ci saranno problemi ad attraversare l’Austria».
Le Regioni e le «misure omogenee»
Per il titolare della Farnesina, però, bisogna poter assicurare ai turisti stranieri che potranno venire da noi per una vacanza «in sicurezza»: per questo, è necessario che «tutte le regioni diano indicazioni omogenee ai turisti, non ci possono essere misure diverse. Sono sicuro che il ministro Boccia (il titolare dem degli Affari regionali, ndr) farà un ottimo lavoro di coordinamento, no a misure diverse. Dobbiamo salvare il possibile dell’estate».
Fonte = CORRIERE DELLA SERA 26/05/20