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Consulenti di viaggio. La nuova frontiera del lavoro in proprio non ha confini

Consulenti di viaggio. La nuova frontiera del lavoro in proprio non ha confini

«Nonostante la crisi del turismo - spiega Silvia Poli responsabile dell'ufficio selezioni - CartOrange ha segnato anche nell'ultimo esercizio, tra settembre 2013 e agosto 2014, una crescita del 15 per cento delle vendite rispetto all'anno precedente. Ma negli ultimi cinque anni la crescita è stata superiore al 70 per cento». Ma in cosa consiste il lavoro del consulente? E in cosa si differenzia dall'agente di viaggio? Rispetto all'operatore che si è abituati a vedere in agenzia, il consulente ha un rapporto molto più ravvicinato con il cliente ed anche maggiore flessibilità nei tempi di lavoro. L'incontro avviene a domicilio o utilizzando il web. E questo, sia che si operi per agenzie online come CartOrange o direttamente per tour operator/agenzie tradizionali.

Come il personal trainer nello sport, il consulente di viaggio immagina e confeziona itinerari su misura basandosi sulle offerte dei diversi tour operator con cui collabora. Contrattualmente si configura come un Agente di commercio con rappresentanza (e può essere mono o plurimandatario) che conclude contratti di vendita di prodotti e servizi turistici per nome e conto dell'azienda, o per il network al quale aderisce. Si tratta dunque di un collaboratore con totale autonomia gestionale e decisionale. E come ogni agente di commercio è iscritto alla Camera di Commercio ed ha una partita iva.

Rosita Di Grazia, 38 anni a ottobre, di Acireale, ha lavorato per 11 anni in un'agenzia di viaggio. «Poi è arrivata la crisi e la riduzione di personale - racconta - e così mi sono reinventata in questo modo, stringendo rapporti di collaborazione con alcuni tour operator». Ha iniziato con amici e conoscenti da casa, attraverso un sito internet e una pagina facebook (Class consulenza in viaggio). «Il resto - racconta - è stato passaparola ed oggi ho molti clienti fidelizzati e nessun costo di agenzia». I suoi compensi? «Variano in base alle vendite e ai tour operator. In genere le percentuali riconosciute al venditore sono intorno al 10- 12 per cento», dice.

Un altro canale per approcciarsi alla professione sono le agenzie online di settore. CartOrange è una di queste. Ma facendo una ricerca veloce su internet è possibile rintracciarne tante altre (Evolution Travel, Play Travel, Travelgood, Borsaviaggi.it per citarne solo alcune). In questi casi l'agenzia fornisce software, percorsi di formazione, motori di prenotazione, supporto in termini di marketing e promozione e una pagina all'interno del proprio sito con un investimento iniziale e un costo di affiliazione. Che varia da agenzia in agenzia. Nel caso di CartOrange con una quindicina di consulenti di viaggio sull'isola, l'investimento iniziale è di mille e 200 euro.

«L'agenzia offre formazione e assistenza a vita e non si hanno altri costi», spiega ancora Poli. Requisiti richiesti: il diploma e doti come la socievolezza, l'ottimismo e la capacità di guardare a obbiettivi di medio termine. «Oltre al riconoscimento delle provvigioni, che arrivano fino al 62 per cento dei profitti generati - aggiunge - c'è da parte di CartOrange una completa copertura previdenziale, facendosi l'agenzia direttamente carico del versamento dei 2/3 dei contributi Inps. Ma la cosa più importante che ci contraddistingue è l'attenzione alla formazione attraverso la nostra Travel Academy che prepara i nostri incaricati ad essere sempre aggiornati per proporre soluzioni che siano sempre vantaggiose». - Fonte: La Repubblica ed. Palermo (di Gioia Sgarlata)