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Congressuale, in Italia il settore soffre.  "Fatturato stabile, ma pochi investimenti"

Congressuale, in Italia il settore soffre. "Fatturato stabile, ma pochi investimenti"

05 Aprile 2016
Cresce il fatturato, ma le tariffe rimangono stabili. Si è chiusa con queste anticipazioni l'edizione 2016 dell'Osservatorio italiano dei congressi e degli eventi (Oice), la nona convention nazionale di Federcongressi&eventi tenutasi a Bologna. «Nel 2016 rispetto al 2015 nel 74% dei casi le tariffe sono invariate, nel 14% aumentate e nel 12% ridotte. Il fatturato risulta al 47% in crescita, al 41% invariato e solo al 12% in diminuzione», ha detto il presidente dell'associazione Mario Buscema nel corso del suo intervento

Se i dati definitivi dell'Ossevatorio verranno resi noti soltanto a giugno – «l’Osservatorio era il principale dei miei obiettivi e nel 2015 si sono create le condizioni per riprendere questa analisi» – ha spiegato Buscema. 

È già possibile, però, trarre qualche conclusione, soprattutto riguardo agli investimenti effettuati, non certo incoraggianti. Il 42% degli operatori, infatti, non ne effettua nessuno (nel 2016 come nel 2015), mentre si rilevano flessioni per gli investimenti nelle risorse umane (13% nel 2016 e 18% nel 2015), nelle tecnologie (35% nel 2016 e 39% nel 2015), nelle infrastrutture e servizi (29% nel 2016 e 21% nel 2015), e nelle strutture (22% nel 2016 e 23% nel 2015). L’elemento più negativo, tuttavia, è rappresentato dal fatto che il 78 per cento dei rispondenti non si è dichiarato disponibile a fornire cifre sul fatturato.

«Siamo un po’ amareggiati perché ci sono riserve nel comunicare i dati economici, cosa che invece è prioritaria. Quello economico è un dato fondamentale, perché è l’analisi economica che ci consente di delineare strategie e fornire alle istituzioni le informazioni che ci chiedono», ha proseguito dal palco della convention Buscema.

I dati Oice 2015 sono misurati attraverso questionari distribuiti a 6.100 sedi, contro le 5.785 nel 2015 e sono state inviate oltre 6.800 mail, con l’obiettivo di censire tutte le tipologie di eventi con almeno 10 partecipanti.

Al momento, però, hanno risposto 240 sedi: il 53% di alberghi, il 18% di dimore storiche, il 19% di centri congressi e sedi fieristico-congressuali e il 10% di altri spazi. Oltre il 50% delle risposte, inoltre, proviene da Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Toscana. La convention è stato anche l'occasione per salutare la nomina a direttore operativo dell'Enit di Gianni Bastianelli, ex coordinatore delle attività associative proprio di Federcongressi.

«Ciò ci rassicura sulle buone possibilità di interazione col Convention Bureau Italia, uno dei nostri progetti di punta se non il più importante in assoluto, che stiamo sostenendo con tutte le nostre energie», ha concluso Buscema. - di Giorgio Maggi - Fonte: L'Agenzia di Viaggi.it

www.federcongressi.it