Confindustria: il recupero del turismo sostiene anche l’industria
Siamo arrivati al punto che anche Confindustria di Carlo Bonomi inizia a lodare il turismo. Lo studio dell’Ufficio studi di Confindustria parte con le note negative. Se il caro gas dovesse persistere anche nel 2023 in Italia sarebbero a rischio fino a 582 mila posti di lavoro. In dettaglio, si afferma, sono state condotte due simulazioni econometriche per il prezzo del gas che rimanga fino a fine 2023.
Tuttavia, fa notare l’Ufficio studi di Confindustria, rientrano i prezzi di varie commodity. Perché è più fiacca l’economia mondiale. L’Italia, invece, resiste grazie a più mobilità e turismo e alla crescita (minore) delle costruzioni.
Recupero
Gli indicatori qualitativi, prosegue Confindustria, sono “peggiorati”. In agosto il Pmi è sceso ancora più in territorio negativo (48,0), segnalando recessione. Anche i giudizi sugli ordini Istat sono in flessione, anticipando minor domanda. La fiducia delle imprese ha subito un ulteriore calo, su livelli ridotti.
Però il recupero del turismo in Italia sostiene anche l’industria. La spesa dei viaggiatori stranieri ha ormai azzerato il gap dal pre-Covid: -0,9% a giugno (era -21% in aprile). La maggiore spesa per servizi (+5,3% nel secondo trimestre, ma ancora -4,5% il gap) ha trainato i consumi, soprattutto acquisti fuori casa, grazie alla fine delle restrizioni.
Fonte = TRAVEL QUOTIDIANO 19/09/22