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Con il via libera di Bruxelles Alitalia-Etihad si chiuderà entro fine anno

Con il via libera di Bruxelles Alitalia-Etihad si chiuderà entro fine anno

Nel caso di esito cosiddetto «Phase 1 clearance with remedies» si aprirà una fase di ulteriore confronto con l'Antitrust, che però dovrebbe risolversi in tempi rapidi. Etihad perciò potrà procedere con l'acquisizione per circa 390 milioni di euro del 49% della newco nella quale Alitalia farà confluire le attività di volo, le licenze e il personale. Sarà l'assemblea dell'attuale compagine societaria Cai (Compagnia Aerea Italiana), già fissata per il 20 novembre e per il 26 in seconda convocazione, ad approvare gli ultimi passaggi formali per il trasferimento degli asset. Il via libera dell'Antitrust Ue non esaurisce i dossier sull'accordo. C'è infatti l'altro aspetto che riguarda il rispetto dei limiti fissati dalla normativa europea al possesso azionario di un vettore extra-Ue, com'è Etihad, che infatti non andrà oltre il 49% di Alitalia.

Il secondo fascicolo, allo studio della Commissione Trasporti di Bruxelles, a sua volta orientata verso l'approvazione, non ostacola la tabella di marcia verso l'accordo, che a questo punto potrebbe essere chiuso nei tempi previsti, cioè entro il 31 dicembre. Etihad resta comunque una sorvegliata speciale. La nuova Commissaria Ue ai Trasporti Violeta Bulc infatti ha ereditato dal predecessore Siim Kallas il dossier che riguarda la partecipazione detenuta dal vettore di Abu Dhabi in Air Berlin (29%). Proprio ieri la seconda compagnia aerea tedesca, destinata a fare network con Alitalia, ha comunicato un calo del 35% dei profitti registrati nei nove mesi dell'anno. Hanno pesato i costi della ristrutturazione, che ha già portato al taglio di 850 dipendenti, mentre ora in uscita ci sarebbero altre 200 persone.

Intanto, per rafforzare la sua strategia in Europa, Etihad ha appena creato la carica di responsabile corporate affairs per l'area, affidandola a Eszter Ungar, già in Boeing come direttore delle comunicazioni per Nato-Unione Europea, Nord Europa e Africa. L'incarico che le ha affidato Etihad comprende anche, non a caso, i rapporti con l'Unione Europea, come chiede il ceo James Hogan. Sempre per non allarmare Bruxelles Hogan ha chiesto e ottenuto per sé la carica di vicepresidente della nuova Alitalia, che non prevede deleghe operative. Alitalia intanto attende il versamento dell'anticipo sull'aumento di capitale da 300 milioni di euro approvato dai soci, che deve anche coprire la clausola di shortfall prevista da Etihad. Sono gli 80 milioni di prestito-ponte garantiti da Intesa, Unicredit, Poste, Atlantia, Immsi, Pirelli e Gavio. Dall'ultima modifica dello statuto, depositata il 5 novembre, il capitale della compagnia risulta ammontare a 341,26 milioni, dopo l'emissione di 477 milioni di nuove azioni di categoria 2 e con valore nominale inespresso. - Fonte: MF (di Angela Zoppo)