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Come Google, Twitter e Facebook possono aiutare le piccole imprese

Come Google, Twitter e Facebook possono aiutare le piccole imprese

Grazie alle nuove Campagne per Obiettivi, marchi più o meno noti potranno ampliare la propria presenza sul social network in maniera del tutto autonoma. Disponendo di un profilo e di una carta di credito, a esercenti e piccole imprese basterà collegarsi a Twitter Advertising e scegliere l obiettivo della propria campagna pubblicitaria. Si potrà provare ad incrementare la propria base di follower, portare traffico al proprio sito, ampliare il reach (la platea raggiunta dai contenuti pubblicati), incrementare i download di un app, generare lead coinvolgendo più utenti. La piattaforma consiglierà automaticamente il formato pubblicitario più adatto, mentre i costi saranno calibrati e in linea con gli obiettivi prefissati per la campagna.

Insomma anche il calzolaio sotto casa, da sempre attento alla qualità e che magari fatica a trovare spazio in un mercato in crisi come quello italiano, grazie ad una campagna mirata potrebbe trovare nuovi clienti e appassionati alle sue calzature su misura. La pubblicazione standard dei tweet resterà gratuita in ogni caso, ma dopo il lancio in Stati Uniti ed Europa nel 2013, le nuove campagne Twitter offrono un alternativa anche alle imprese italiane per farsi spazio online.

Tra i giganti online, però, non c è solo Twitter a vedere nelle aziende un opportunità per far decollare gli utili. È di qualche giorno fa la svolta di Google che ha lanciato Work, la piattaforma che raccoglie tutti gli strumenti utili alle aziende per sviluppare il proprio business. Da Google Enterprise il gigante delle ricerche ha ricavato Google for Work, un unico hub in cui sono raccolti strumenti come Google Apps, Mappe, Ricerca, Chrome, Android, Cloud Platform.  Non abbiamo mai voluto creare aziende nel senso tradizionale, volevamo creare un nuovo modo di lavorare. Ciò significa anche permettere a chiunque, che si tratti di uno sviluppatore che lavora a un idea in uno scantinato, di un fornaio che realizza un cupcake migliore o di una società con migliaia di dipendenti, di dare un reale contributo , ha scritto Google in una nota.

Diversi i piani dedicati alle PMI da Google per l utilizzo in particolar modo di spazio virtuale in cui incontrarsi, progettare, archiviare. Con Google Apps for Work il gigante delle ricerche ha messo a punto un insieme di strumenti basati sulla cloud per aiutare l azienda e il team di dipendenti a collaborare ovunque e da qualsiasi dispositivo, con pochi euro al mese o in soluzione annuale. Servizi di ricerca, navigazione, oppure elaborazione partecipata di documenti o di itinerari: secondo il titolo che campeggia sul portale di Google per le imprese più di cinque milioni di aziende utilizzano già i servizi di Big G, più di un milione di Chromebook è stato venduto alle scuole nel secondo trimestre del 2014, e il 64% delle aziende Fortune 500 è passato a Google.

Nessuna novità invece da Facebook, che continua ad offrire alle aziende i servizi collegati alla sua piattaforma di advertising, dall alto però di un bacino d utenza potenziale senza pari, rappresentato dal miliardo e duecento milioni di iscritti al social network da tutto il mondo. Utenti  schedati , ben riconoscibili grazie alle informazioni auto-prodotte da loro stessi rilasciate, che consentono alla creatura di Mark Zuckerberg di offrire anche alle PMI italiane la possibilità di lanciare campagne mirate a target d utenza specifici, suddivisi per età, interessi, residenza. Punto di partenza imprescindibile resta la creazione di una pagina pubblica e il coinvolgimento della base d iscritti, attraverso la creazione di eventi, il racconto dell attività, la richiesta di consigli e conferme sullo sviluppo dei prodotti. Messaggio ricevuto: la via per superare la crisi, passa anche dalle porte dei negozi sempre aperte sui social network. - Fonte: Wired.it