Ciset: il settore batte le esportazioni
In Italia il turismo ha una crescita più forte rispetto alle esportazioni. A certificarlo è l'ultimo rapporto Ciset , da cui emerge nel 2014 il +3,6% di spesa dei visitatori internazionali contro il +2% di export.
La bilancia turistica ha mantenuto lo scorso anno un saldo positivo pari a 12.527 milioni di euro, con 34.240 milioni di spesa dei turisti stranieri in Italia e 21.713 milioni relativi ai consumi dei turisti italiani all'estero. Per la bilancia italiana si tratta di un arretramento dell'1,8% rispetto al 2013, un trend evidenziato dall'incremento maggiore dell'outgoing (+6,9%) rispetto a quello dell'incoming (+3,6%). La spesa dei turisti stranieri ha avuto un andamento positivo pressoché in tutta Italia: Nord-Ovest +4,2%, Centro +5,4%, Sud e Isole +11,7%, mentre si è avuto un lieve calo (-0,4%) al Nord-Est. Il turismo internazionale ha prodotto nel nostro Paese un valore aggiunto di 36,4 miliardi, generando un +2,1% di ricchezza reale, a fronte di un calo dello 0,4% del Pil.
La ricchezza generata dal turismo resta concentrata in cinque Regioni: Lazio, Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna, che insieme rappresentano il 67,3% della spesa e il 63% del valore aggiunto turistico. Tiene il classico Analizzando più nel dettaglio il comportamento dei visitatori stranieri, il rapporto Ciset riscontra una tenuta delle tradizionali tipologie di turismo: cultura (spesa +5,6%, pernottamenti +3,9%), lago (valore 3,3 miliardi) e balneare (4,1 miliardi, fatturato +7,4%). I prodotti di nicchia (turismo verde ed enogastronomia) funzionano solamente se combinati con gli altri. Per quanto riguarda la provenienza dei visitatori stranieri, si sono confermati i mercati del vecchio continente: Francia, Spagna e Nord Europa. Gli Stati Uniti hanno mantenuto un andamento stabile, di contro il Giappone si è fortemente ridimensionato e la Cina è risultata, per la prima volta da alcuni anni a questa parte, stazionaria con 220 milioni di euro spesi in Italia e +1,8% di flussi nel nostro Paese: resta in campo l'ipotesi che i viaggi siano stati posticipati sul periodo di Expo."
I dati confermano che il turismo è un settore fondamentale per l'intera economia italiana. È importante l'aumento del giudizio positivo dei turisti stranieri, segno di un apprezzamento dell'offerta complessiva del Paese, ma è significativo anche che gli italiani tornino a viaggiare ", commenta il ministro ai Beni culturali e al Turismo, Dario Franceschini. Di F.C. - Fonte: Guida Viaggi