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Charter: quale futuro per i voli delle vacanze?

Charter: quale futuro per i voli delle vacanze?

Ryanair incalza Alitalia

Guardando alle compagnie aeree in generale, Alitalia è sempre il primo vettore con 23,9 milioni contro i 25,3 del 2012, incalzata da Ryanair con 23 milioni contro i 22,7 e easyJet a 12,4 milioni contro gli 11,5. Già da qui si comprende quanto lo scenario stia mutando rapidamente. "Le compagnie tradizionali non riescono a competere con le low cost per quanto riguarda i collegamenti diretti su un mercato nazionale - osserva l'analista Andrea Giuricin, moderatore a NoFrills del convegno 'Charter sotto assedio'-. Ecco che Az si concentrerà sui voli a lungo raggio, incrementando aerei, spiega il nuovo piano industriale fino al 2018".

Aumento graduale delle rotte intercontinentali

Un piano ritenuto quanto meno credibile, molto di più del "Fenice" del 2008. "All'inizio ci sarà una ristrutturazione delle rotte europee e, gradualmente, un incremento di quelle intercontinentali, con l'arrivo dei nuovi aerei". Se per il vettore di riferimento sembra essere tracciata la rotta con Etihad , lo stesso non si può dire per le principali aerolinee charter, che a parte Neos non godono affatto di buona salute economico-finanziaria. Le statistiche evidenziano il Gruppo Meridiana con il volume più significativo di passeggeri - 3,8 milioni -, ma non tutti derivanti dalle attività al servizio dei tour operator, come invece è per l'aerolinea del gruppo Alpitour con i suoi "puri charter" 939mila4340. Bpa, invece, ne ha movimentati 1,2 milioni, Mistral Air 437mila e la nuova Livingston 361mila, secondo le tabelle pubblicate dall'ente.

Quale futuro possibile in un contesto in cui le low cost, dopo avere stravolto i progetti di tutte le major di qua e di là dall'oceano, servono sempre più spesso le destinazioni turistiche, attaccano il business travel, si distribuiscono via Gds e fanno accordi con i tour operator? Quale lungo raggio resterà ai voli delle vacanze se i vettori mediorientali continuano a rinforzare i servizi via Golfo Persico, i latinoamericani conquistano sempre più spazi e persino le vetuste ma gloriose compagnie Usa si decidono a rinnovare le classi di bordo sugli aerei dall'Italia? Giuricin argomenta: "Gli spazi sono più stretti e non sarà facile competere in un mondo aereo sempre più complesso". - Fonte: Guida Viaggi (di Paola Baldacci)