Centinaio: “Fino ad oggi le missioni sembravano l’armata Brancaleone”
Da Confindustria il ministro lancia il programma di cambiamento: una legge sulle professioni turistiche che profilerà anche gli agenti di viaggio, no alla tassa di soggiorno, sì alla valorizzazione dell’outogoing
“Un’azienda lavora facendo programmazione e promozione, l’armata Brancaleone lavora come hanno lavorato fino adesso”. Affilato, come sempre, l’intervento di Gian Marco Centinaio, ministro del Turismo, all’assemblea pubblica straordinaria di Federturismo Confindustria. Assicura di non voler emettere giudizi sull’operato del passato e non commenta i numeri positivi Istat del 2017 perché “un imprenditore non farebbe mai programmazione basandosi su un passato così remoto”. Racconta quindi il futuro del turismo sotto il suo mandato. Tra gli obiettivi il raggiungimento di un turismo di alto profilo: “Dobbiamo rivolgerci sempre di più a un turismo alto spendente, consapevole; ci saranno aree del nostro paese che guarderanno più alla quantità, le aree minori, e altre dove si deve puntare alla qualità”.
Quanto alla programmazione Centinaio ribadisce il concetto di Governo “Azienda Italia”, ovvero operare come per un’impresa, programmando e promuovendo. “Per programmare bisogna per prima cosa strutturarsi, e noi l’abbiamo fatto passando all’agricoltura le competenze del turismo con la speranza di un dicastero completamente distaccato alla prossima legislatura; poi ci siamo rivolti ai nostri 'soci partner' in questa impresa, le Regioni, il nostro naturale interlocutore con cui creare una governance”.
Tra i lavori avviati il Ministro ha annunciato che l’emendamento sulle guide turistiche in dirittura di arrivo. “In contemporanea abbiamo avviato un tavolo di lavoro per una nuova legge sulle professioni turistiche inclusi gli agenti di viaggio, valorizzando sia chi fa incoming che chi fa outgoing”. Ha sottolineato l’importanza dell’imprenditoria outgoing perché impiega molti cittadini italiani e imprese che contribuiscono all’arricchimento del Pil. In accordo con il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, Gian Marco Centinaio ha anche avviato un dialogo sull’esigenza di corsi di formazione post diploma per la specializzazione dei diversi settori del turismo.
Impegno anche per la lotta all’abusivismo nel ricettivo, la volontà di creare organismi più tempestivi nel fornire dati “reali e non ipotetici”. Fermo invece sulla direttiva Bolkestein. “Abbiamo fatto partire il tavolo politico- tecnico con tutti i partiti e ascoltiamo tutte le posizioni; il mio obiettivo è quello di arrivare a una soluzione al massimo entro gennaio 2019, ma strada è stretta e al 99,9% andremo in infrazione comunitaria, per una questione di dignità ho il dovere di dirlo”. Anche in questa occasione il ministro ha rinnovato la sua contrarietà alla tassa di soggiorno, e ha dichiarato apertamente che si impegnerà, nel caso i comuni non vogliano abolirla, a farla reinvestire nel turismo. Quanto alla promozione dell’Azienda Italia, compito dell’Enit, ribadisce che le missioni internazionali fino ad oggi sembravano “l’armata Brancaleone”, poco sfruttate dalle imprese private. “L’obiettivo oggi è trasformare l’Enit in un interlocutore privilegiato che serva ai privati per andare all’estero tutti sotto lo stesso cappello, come fa la Spagna”
FONTE = GUIDA VIAGGI 6 dicembre 2018