Catalogna, la crescita si è fermata a luglio
16 Ottobre 2017
Nel 2016 gli italiani sono stati un milione duecentomila, il 30% di tutti i visitatori. Il prossimo anno sarà dedicato al turismo culturale
Marta Teixidor, direttrice dell'ente del Turismo della Catalogna per Italia e Israele, lo ammette: il turismo, dal luglio scorso, "ha smesso di crescere e per la prima volta, dopo anni, si è verificato un calo sensibile".
“Fino a luglio la crescita era stata del 7% - commenta -. Speravamo che il trend positivo continuasse e che il numero degli italiani in Catalogna superasse il milione e duecentomila registrato lo scorso anno, pari al 30% di tutti i visitatori. Ma non è andata così: ad agosto abbiamo avuto un calo del 29% rispetto allo stesse mese dell'anno precedente, anche se a livello turistico è sempre stato tutto funzionante, musei, metro, negozi, trasporti, porti e aeroporti. Tutto è stato ed è fruibile. Il messaggio che vogliamo dare ai turisti italiani, che comunque continuano ad arrivare - molti attraverso le crociere - è che siamo sempre pronti ad accoglierli con la nostra cultura, il nostro cibo e il nostro mare. Che a livello turistico troveranno la normalità di sempre, la cultura dell'accoglienza, la cordialità della nostra gente, le strutture funzionanti aldilà delle problematiche relative al referendum, che non influiscono e non intaccano il rapporto di ospitalità con i turisti. Auspico – conclude la manager - che gli italiani tornino numerosi in Catalogna”.
La direttrice ha annunciato che il 2018 per la Catalogna sarà l'anno del turismo culturale e che la data fine lavori per la Sagrada Familla di Barcellona è prevista nel 2025. a.to. – Fonte: Guidaviaggi.it