Bruxelles frena sul dossier Alitalia
Ma anche la politica crea qualche problema ad Alitalia: «Stavamo parlando con il governo Letta - ha osservato Almunia - ora aspettiamo quello di Renzi per continuare la discussione». Ad Almunia era stata posta una domanda diretta sulla compatibilità dell'intervento della società Poste italiane (a controllo statale) nel capitale di Alitalia e sulle accuse di Lufthansa per il ruolo di Ethiad (che a sua volta è una compagnia statale, benché non italiana). Il commissario non ha risposto direttamente: «Spero che le discussioni non siano troppo lunghe - ha detto - ma sono certo che saranno difficili. In ogni caso, il dossier Alitalia non sarà influenzato dalle nuove linee guida sugli aiuti di Stato per gli aeroporti e le compagnie aeree adottate oggi» (cioè ieri per chi legge), in quanto si tratta di «un caso a parte di ristrutturazione di una società con la partecipazione di investitori pubblici e privati». Infatti proprio in giornata la Commissione ha approvato delle regole generali che però, a quanto dice lo stesso Almunia, sono irrilevanti per la questione in oggetto.
Su Alitalia si è fatto sentire anche l'amministratore delegato di Air France - Klm, Alexandre de Juniac. Il gruppo è tuttora azionista al 7% della compagnia italiana, controllando una quota ridotta (visto che Af-Klm non ha sottoscritto l'aumento di capitale) ma pur sempre significativa. Dice de Juniac che Alitalia deve «mantenere e sviluppare la scelta di collocare il suo hub a Fiumicino, oltre a una forte presenza a Linate, che è un asset molto importante». Per quanto riguarda invece il futuro di Malpensa, ha aggiunto, «è un aeroporto che ha una forte presenza al di là di Alitalia».
Alitalia continua a trattare con Etihad, ma Air France ribadisce che è possibile un investimento coordinato tra AfKlm e la stessa Etihad. Per de Juniac questa è «una delle opzioni aperte. Etihad ha posto condizioni non distanti dalle nostre», fra cui una sistemazione del debito. In realtà per Air France questo è un problema ancora più serio che per Etihad, visto che la compagnia di Abu Dhabi naviga ell'oro mentre il gruppo franco -olandese ieri ha annunciato una perdita di 1,87 miliardi nel 2013. De Juniac aggiunge che «è urgente mettere in atto le misure di ristrutturazione proposte dal management Alitalia, in particolare quelle sulla produttività».
In serata Matteo Renzi ha incontrato Luca Montezemolo proprio per parlare di Alitalia. All'incontro ha partecipato Khaldoon Al Mubarak, amministratore delegato del fondo Mubadala di Abu Dhabi. Alitalia pensa a svilupparsi anche a prescindere dalle alleanze internazionali. Ieri a Verona sono stati presentati i piani del gruppo riguardanti l'aeroporto Catullo e l'amministratore delegato Del Torchio ha detto che «il Nord Est è strategico, vogliamo raggiungere nuove destinazioni». - Fonte: La Stampa