Brexit, guida ai viaggi I chiarimenti dell’Ambasciata d’Italia a Londra
Si moltiplicano le incertezze su Brexit. Le ultime cronache narrano delle parole di Manuel Campos Sanchez-Bordona. L’avvocato generale della Corte di giustizia europea ha proposto infatti che la Corte dichiari che l’articolo 50 consente la revoca unilaterale della notifica dell’intenzione di ritirarsi dall’Ue. Affermazione che ha riaperto le discussioni, facendo nascere l’ipotesi di un secondo referendum. Nell’attesa di ulteriori sviluppi, non cessano i dubbi sul dopo 29 marzo 2019, data di uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Ad alcuni di questi ha provato a dar risposta l’Ambasciata d’Italia a Londra, che ha da poco attivato un servizio di assistenza per gli italiani residenti in Uk e per i turisti.
In un documento, pubblicato online, l’Ambasciata fornisce delucidazioni sulla documentazione di viaggio necessaria per raggiungere il Regno Unito, assistenza sanitaria e spostamenti.
Documenti di viaggio
L’Ambasciata precisa che “per entrare nel Regno Unito non è necessario il passaporto, ma è sufficiente la carta d’identità”. Nel caso in cui si possegga una carta d’identità in formato cartaceo particolarmente rovinata è tuttavia “consigliabile rinnovarla prima di effettuare il viaggio. In casi del genere – si legge nel documento -, per il timore di trovarsi di fronte ad un documento falsificato, la polizia britannica di frontiera potrebbe chiedere al titolare della carta d’identità di esibire il passaporto o altro documento d’identità con fotografia”.
Nessun visto sarà inoltre richiesto fino al 29 marzo. Quel che succederà dopo “per i cittadini Ue che intendano entrare in Uk dopo la fine del periodo transitorio, dipenderà dall’esito dei negoziati tra Uk e Ue”.
Assistenza sanitaria
In modo simile, la validità della Tessera europea di assicurazione malattia non ha subito modifiche dopo il risultato del referendum del 23 giugno 2016 e vi è l’intenzione di non apportare modifiche fino alla fine del periodo di transizione. La validità della Team per chi si recherà in UK dopo la fine del periodo di transizione dipenderà dagli accordi presi tra l’UE e il Regno Unito per il futuro post-Brexit.
Patente europea
Un capitolo a parte riguarda la patente europea, questione da non sottovalutare nel caso dei pacchetti 'fly & drive'. La questione del riconoscimento reciproco delle patenti di guida "formerà oggetto di negoziato in vista dell'accordo sulle relazioni future tra Regno Unito e Ue".
FONTE = TTG ITALIA 5 dicembre 2018